Che succede se saltiamo tutti assieme?

Questo articolo nasce dalla sensazione di ridicolaggine suscitata dalla risposta di Povia ad una domanda di un suo fan, sul suo profilo ufficiale Facebook.
La frase in questione è sottolineata. Secondo il genialoide, siamo 7 miliardi di persone sulla terra, vuoi che non causino qualche sconquasso? Vuoi che i terremoti non siano causati da qualcosa tipo... noi?
Al tempo (un mese fa) mi era venuto solamente uno sbocco di rabbia, perché la ritenevo una cretinata colossale, ma non ho avuto la voglia di mettermi a cercare dati scientifici per confutare questa cosa. Fortunatamente Paolo Attivissimo nel suo blog, precisamente a questo link, presenta questo screenshot e mette un link che "spiega" cosa potrebbe succedere se ci mettessimo a saltare tutti assieme, tutti e sette miliardi, in un punto qualunque del globo.

Quella che segue è la mia traduzione, a beneficio di quelli che non conoscono l'albionico, di ciò che si può leggere in quel link che riporto qui per comodità e correttezza. Pronti? Cominciamo.

"Cosa potrebbe succedere se tutte le persone sulla terra stessero più vicine possibili tra di loro e saltassero, atterrando tutti nello stesso esatto momento?" -Thomas Bennett (e molti altri)


Questa è una delle domande più popolari che venga inviata a questo blog. E' stata spiegata in precedenza, incluso un post su ScienceBlogs e un articolo su Straight Dope. Loro coprono la parte cinematica piuttosto bene. Tuttavia, non raccontano la storia intera.

Diamo un'occhiata da vicino.

All'inizio del nostro scenario, l'intera popolazione del pianeta è stata magicamente trasportata nello stesso posto.
La folla prende più o meno lo spazio dello stato del Rhode Island. Ma non c'è motivo di usare una frase vaga come "lo spazio dello stato del Rhode Island". Questo è il nostro scenario; possiamo essere specifici. Loro sono veramente in Rhode Island.
Al rintoccare del mezzogiorno, tutti saltano.

Come discusso altrove, non succede niente al pianeta. La Terra pesa più di noi di un fattore di circa dieci trilioni [un "trillion", in inglese, equivale a mille miliardi, quindi diecimila miliardi, ndT]. In media, noi umani possiamo saltare verticalmente forse mezzo metro in una buona giornata. Anche se la Terra fosse rigida e rispondesse istantaneamente, sarebbe spinta verso il basso di meno della larghezza di un atomo.


Poi, tutti atterrano.
Tecnicamente, questo trasferisce tantissima energia nella Terra, ma è distribuita su una superficie larga abbastanza per la quale questo non fa niente di più che lasciare pedate in un sacco di giardini. Una leggera pressione di pulsazione si diffonde attraverso la crosta continentale nordamericana con un piccolo effetto. Il suono di tutti quei piedi che colpiscono il suolo crea un forte rombo prolungato che dura parecchi secondi.
Poi, l'aria torna quieta.
Secondo passaggio. Tutti si guardano intorno.
Ci sono un sacco di occhiate imbarazzate. Qualcuno tossisce.
Un cellulare esce da un taschino. Nell'arco di alcuni secondi i telefoni di 5 miliardi di persone lo seguono. Tutti loro - anche quelli compatibili con i ripetitori dell'area - mostrano una qualche versione di "NESSUN SEGNALE". Le reti mobili sono collassate a causa di un carico senza precedenti.

Fuori dal Rhode Island, le macchine industriali abbandonate, iniziano a rovinarsi fino a fermarsi.

L'aeroporto T.F.Green a Warwick, Rhode Island, può gestire qualche centinaio di persone al giorno. Presumendo che avessero organizzato tutto (incluso l'approvvigionamento di carburante), potrebbero procedere al 500% della loro capacità per anni, senza nemmeno scalfire la folla.
L'aggiunta degli aeroporti circostanti non cambia di molto l'equazione. E nemmeno il leggero sistema ferroviario dello stato. Le folle iniziano ad assieparsi sulle navi da container nelle fonde del porto di Providente, ma stoccare sufficiente acqua e cibo per un lungo viaggio via mare si rivela una sfida.

Il mezzo milione di auto del Rhode Island viene sequestrato dalle forze dell'ordine. Alcuni momenti dopo, la I-95, I-195 e I-295 diventano i siti del più grande ingorgo dell storia del pianeta. La maggior parte delle auto sono affollate di persone, ma solo alcuni riescono a scappare e vagabondare sulla rete stradale abbandonata.

Alcuni riescono ad arrivare oltre New York o Boston prima di finire il carburante. Dal momento che probabilmente a questo punto non c'è più elettricità, piuttosto che cercare una stazione di servizio in funzione è più facile abbandonare l'auto e rubarne una nuova. D'altronde, chi li può fermare? Tutti i poliziotti sono nel Rhode Island.

Il confine esterno della folla si sparge nel Massachusetts del sud e nel Connecticut. Qualunque coppia di persone che si incontra molto probabilmente non hanno una lingua in comune, e quasi nessuno conosce quell'area. Lo stato diventa un collage caotico di collassanti gerarchie coalizzanti. La violenza è comune. Tutti sono affamati ed assetati. I negozi di alimentari sono svuotati. L'acqua potabile è sempre più rara e non c'è un efficiente sistema di distribuzione.

Nell'arco di settimane, il Rhode Island è una tomba per miliardi di persone.

I sopravvissuti si distribuiscono sulla faccia del globo e faticano a creare una nuova civiltà sopra alle rovine della precedente. La nostra specie barcolla, ma la nostra popolazione è grandemente ridotta. L'orbita della terra è rimasta completamente inalterata - roteando esattamente come faceva prima del salto collettivo della nostra specie.

Ma almeno adesso lo sappiamo.

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