Insert coin

Io sono un videogiocatore. Ne vado fiero, e vi spiego perchè.

Mi hanno dato del violento.
Mi hanno dato dello psicopatico, dell'asociale. Di quello che preferiva stare in casa davanti ad uno schermo piuttosto che "socializzare" (tralasciamo il fatto che ora per socializzare si stia proprio davanti ad un monitor, più che altro).
Mi hanno detto che venivo su con le turbe psichiche (o per lo meno... con PIU' turbe psichiche).
Mi hanno dato persino del killer.

Quanta ipocrisia.

Il videogioco, come i film o i libri, é intrattenimento. Puro e semplice, e come tali una mente lucida e normale lo considera. Ovviamente i videogames riflettono la nostra società, dunque se 25 anni fa il buono vinceva sempre, ora è per lo meno un fifty-fifty con il cattivo. Anzi, delle volte ad esser "cattivi" c'è più divertimento, proprio perchè sono l'opposto di quello che siamo in realtà. In Carmageddon, videogioco simbolo di trasgressione, dovevi schiacciare i pedoni con l'auto. Niente di più, niente di meno. Più pedoni, più punti. C'erano i bonus per le "combo", per lo stile.
Immorale? Puó essere. Per i bigotti c'era una patch che metteva gli zombies al posto degli esseri umani, ma la dinamica del videogame era la stessa. Uccidere. Un bambino normale avrebbe fatto questa considerazione di livello morale, o avrebbe continuato a stirarne più possibile e meglio possibile? Un bambino con dei deficit mentali invece? Sarebbe stato il paladino dell'umanità in caso di un'apocalisse zombie oppure avrebbe introiettato il concetto che "uccidere è bello"?

La sto facendo semplice, ma per reazione a gente che continua a farla più complicata di com'è.

Non ditemi che la società è diversa. Ogni giorno c'è qualcuno che si riempie di alcool o droga, schiaccia intere famiglie sulle striscie, e dopo soli sei mesi è a casa. Questo cos'è, il bonus per lo stile o quello per la combo?

Qui c'è da riscrivere per intero i sillogismi aristotelici.

Dato #1: Il massacro di Columbine è stato compiuto da dei fanatici di Doom.
Dato #2: Chi gioca a Doom è un videogiocatore.
Sillogismo: Tutti i videogiocatori sono potenziali killer.

...'sto cazzo! Solo gli ipocriti o i cretini o gli "esperti" (spesso somma delle due categorie precedenti) sono convinti di questa cosa. Una mente malata oggi trova Doom, domani legge un libro, dopodomani vede un film, o il giorno dopo ancora vede chissà cosa... e gli scatta "qualcosa" in testa. Magari diventa un killer. Ma il presupposto è LA MENTE MALATA. Quindi qualcuno che ha un problema a discernere tra realtà e finzione. Tra bene e male. QUALCUNO! Non TUTTI!

Odio le generalizzazioni. Allora potrei dire che i videogiochi sono anche comprovato strumento di apprendimento (da "Sapientino" in qua), di riabilitazione oculo-motoria, che vengono utilizzati da fior fiore di istituti aeronautici per simulare il volo e l'apprendimento della plancia strumenti degli aerei (e chiunque abbia letto il manuale di un simulatore di volo SA che potrebbe infilarsi nella cabina di un aereo VERO e non dico volare, ma per lo meno riconoscere TUTTI gli strumenti).

Quindi occhio a gettare la croce addosso ad un presunto male, quando è palese che il male sta da tutt'altra parte. Altrimenti viviamo tutti sotto la campana di vetro, al riparo da qualunque stimolo esterno perchè forse qualcuno di noi domani giocando a Barbie Gira la Moda diventerà uno stupratore! No no ma facciamo una società come quella narrata in Farenheit 451 da Ray Bradbury, dove chi legge un libro è un fuorilegge.

Basta criminalizzare i videogiochi. Criminalizziamo i criminali in questo cazzo di mondo!

IO persona normale, tutto sommato, per lo meno socialmente stabile, che ha amici, che esce nelle belle giornate e che ha persino lasciato un osso giocando a calcetto con gli amici, che fa sport ma è profondamente videogiocatore, vi dico cosa ci vedo, nei videogiochi.

Quando portavo i baffi e facevo l’idraulico, ho salvato una principessa da un drago. Ho poi continuato a farlo per molti anni a venire, ‘sta principessa rincoglionita che si faceva sempre rapire. Poco dopo ho giocato la mia prima Champions League, e dopo qualche tentativo l’ho anche vinta. Sono stato uno dei più grandi centravanti della storia, poi sono stato un discreto centrocampista e una diga insuperabile in difesa. Nel frattempo mi dilettavo a correre in Formula Uno. Quante ruotate con Ayrton, e quanti Campionati del Mondo che ho vinto. Dopo un po’ ho smesso con lo sport e mi sono messo a fare l’eroe. Ho salvato Los Angeles da un’invasione di alieni a forma di maiale, e ho sgominato bande di demoni sui satelliti di Marte.
E mentre ero un grande allenatore e portavo la mia squadra di calcio dalle serie minori allo scudetto, scovando giovani talenti a destra e manca, ho scoperto che gestire una città è una cosa veramente molto ma molto impegnativa. Così ho provato a gestire un ospedale, e non è andata male. Poi ho gestito un’impero finanziario e l’ho condotto al tracollo (ma questa è la cosa più verosimile di tutte, visto com’è il mondo oggi). Ho condotto coloni nel 1500 in America. E li ho combattuti dalla parte degli indigeni. Le mie legioni hanno raso al suolo Cartagine, mentre il mio spazioporto creava l'astronave perfetta. Sono stato un grande chitarrista, un grande batterista, un grande genio dell'industria, dei trasporti. Sono stato anche un grande filantropo e un grande puttaniere. Nel frattempo ero un manager di un pugile molto promettente, e poi all’improvviso ero al posto di Eisenhower a mandare uomini al massacro a Juno Beach. Ho pilotato auto, moto, treni, mech, aerei. Una volta sono anche stato re, anche se più spesso sono stato ladro o assassino. Tuttavia ero un chierico quando, alla luce della luna di Neverwinter, ho ucciso il primo drago.
Ho visto donne bellissime innamorarsi di me, dei molti me, qualcuna l’ho anche uccisa. Scusami, baby, ma sai… gli affari sono affari. Una volta ho persino stretto la mano a Grissom e House, un’altra volta me l’ha stritolata un macinacaffè.
Mi hanno mangiato alieni, draghi, mostri, Godzilla. Sub-Zero mi ha decapitato più di una volta, e anche i fantasmini di Pac-Man si coalizzavano per prendermi da tutti e quattro i lati contemporaneamente.

Il prossimo che mi dice che tutto questo mi rende una persona più stupida, più violenta, o comunque peggiore... può anche andarsene a studiare Lombroso sotto un pino, all'aria aperta. L'importante, mentre se ne va in via Affan Culo, è che mi lasci il joypad in mano.

Commenti

Tito ha detto…
ma che figata!

ti capisco fratello!

condivido in pieno!!!!