Congiuntivite

"Basta che non c'è Inzaghi"
E stiamo parlando dell'header di una newsletter di un giornale a tiratura nazionale, ovvero il Corriere dello Sport. Esattamente come mi è stata recapitata ieri nella casella di posta elettronica.
Ora, voglio dire: non siamo al Bar dello Sport, tra vecchini semianalfabeti o giovani bimbiminkia rincitrulliti di MDMA. Si suppone che dietro a queste cose ci sia un giornalista, o che dietro ancora di lui ci sia un supervisore, e ancor più dietro un revisore... tutta gente che prima di pubblicare qualcosa dovrebbe (condizionale) controllare un minimo quello che viene scritto.
Forse hanno virgolettato quello che diceva il buon Mourinho, errore incluso? Ma quand'anche fosse così, che bisogno c'era? Tante volte trascrivono discorsi di personaggi stranieri adattandoli alla nostra lingua! Quando riportano i discorsi del Papa, mica scrivono "FRATELI E ZORELE, ZIAMO RIUNITI IN KVEZTO CIORNO...."
Io dico che l'ignoranza è in aumento, gente che ammette di parlare un italiano non corretto ce n'è sempre meno, quindi manca anche la volontà di imparare, di migliorarsi, di esprimere un concetto in maniera non dico aulica e ampollosa, ma per lo meno comprensibile.

Parlar bene italiano non è un esercizio di stile, non è gonfiare il petto tronfi e cingersi la testa con un serto di lauro, è esprimere un concetto in modo chiaro e comprensibile. Cosa che peraltro ci viene insegnata fin dall'età di 6 anni.

Commenti

TheStè ha detto…
Ma ke, skerzi? Ma kapitano d qxt cs sul serio?!
Ormai di brutture linguistiche se ne vedono un po' ovunque, purtroppo; preoccupante è quando a sfornarle sono persone che hanno minimo una laurea in lettere e per loro fare un errore di ortografia è grossomodo come per un matematico cannare il Teorema di Pitagora..
Peccato che da un impoverimento della lingua passa anche un impoverimento delle idee.
Gabriele ha detto…
già... e gli impoverimenti di tutti i tipi mi spaventano. Idologici, culturali. Non c'è cultura, non c'è poesia, non c'è gusto del bello, non c'è educazione, non c'è miglioramento psicofisico (a parte trucchettini al silicone o chimici), non c'è religione, non c'è famiglia, non c'è niente.
Oh, sì, c'è il Grande Fratello. Siamo salvi.
TheStè ha detto…
E aggiungo, citando Wikipedia:

"I vari interventi della creazione della neolingua sono:
eliminare le forme irregolari e le eccezioni linguistiche;
dare ai termini un significato specifico e privo di sfumature: ad esempio "uguali" inteso solo come "coincidenti", il che avrebbe reso insensate espressioni del tipo "uguali davanti alla legge";
eliminare i sinonimi;
sostituire i comparativi e superlativi con i prefissi più- e arcipiù, e i contrari con s-: piùbuono, arcipiùbuono, sbuono, piùsbuono rendono superflui ottimo, migliore, cattivo, pessimo, peggiore e così via)."

...peccato che quand'ero piccola mi abbiano fatto leggere Orwell...
Vedere che a poco a poco una delle peggiori visioni si stia facendo realtà in un mondo che non è la "lontana" Russia comunista di metà Novecento, ma il NOSTRO mondo fa davvero paura.

Che fare?
Cercare di continuare a coltivare il bello con passione ed intelligenza, essere critici, non lasciarsi sfuggire nemmeno un dettaglio per non essere tratti in inganno dalle montagne di s*******e che scientificamente ci vengono propinate ogni giorno. Non arrendersi, credo.