Gp Svizzera 1953

La griglia di partenza del Gran Premio
Rieccoci a noi, appassionati di fanta Formula 1, di "come sarebbe stato bello se", di nostalgia, videogiochi, notti in bianco e un generale senso di vaffanculo al mondo.
Oggi si riprende il filo da dove lo avevamo lasciato.
1953, Ascari sta conducendo il campionato del mondo di Formula Uno, grazie alle vittorie a Zandvoort, Spa e Silverstone. Il due volte campione del mondo (1951 e 1952) deve però vedersela con i compagni di squadra Giuseppe Farina, campione 1950, forte della vittoria al Nurburgring, e con Luigi Villoresi, trionfatore a Buenos Aires ed in Francia.
Come se non bastasse, la muta di levrieri dietro al pilota brianzolo conta su Juan Manuel Fangio, alfiere della Maserati, che fino a qui ha dovuto fare i conti con un'auto veloce ma molto difficile da guidare e veramente poco affidabile. Tremendo sul giro secco, ma poco costante in gara.
Questa corsa è decisiva: grazie al gioco degli scarti, che prevede che un pilota consideri soltanto i migliori 4 risutati in stagione, lascia un tremendo match point nelle mani di Ascari. Se vince, è campione.

Le prove. Fangio tiene fede alla sua temibile nomea di uomo-pole position: infatti non fa nessuna fatica a conquistare la prima posizione. Secondo però è Emmanuel De Graffenried, personaggio schivo e pilota costante, nonchè compagno di marca di Fangio. La Maserati qui sembra veramente in palla! Solo al terzo posto troviamo Ascari su Ferrari, seguito da Marimon (un'altra Maserati), Farina (Ferrari), Bonetto (Maserati), Hawthorn (Ferrari), Lang (Maserati) e finalmente in nona posizione Villoresi su Ferrari.

La gara.  Ascari parte come al solito molto speditamente, guadagnando la prima posizione durante la prima tornata. Dietro rimane tutto invariato, con Villoresi che mostra di avere più di un problema a tenere in strada la vettura. Le vetture proseguono ululando in mezzo al bosco bernese, ed il primo colpo di scena - che però non meraviglia, in fondo, nessuno - è il ritiro di De Graffenried, 3° in quel momento.
Ascari spinge e piazza il giro più veloce (che ricordiamo vale un punto!) a 2'28.4, scavando un primo mini-solco di una decina di secondi su Fangio, Marimon, Farina, Bonetto e Hawthorn.
Intorno al 15° dei 65 giri previsti, è preventivata una sosta. Si fermano nell'ordine Fangio, Farina, Bonetto e Marimon (che ha serissimi problemi a riavviare l'auto e perde tempo e posizioni). Poi tocca al leader Ascari, che nel frattempo ha compiuto una serie di passaggi-monstre e ha guadagnato più di un minuto sugli inseguitori. Dopo la sosta di Hawthorn, ad un terzo di gara circa la situazione è questa: 1. Ascari, 2. Fangio (1'29.4), 3. Bonetto (1'39.9), 4. Hawthorn (1'45.6), 5. Farina (1'52.6). Non ci vuole molto perchè Lang insidi e sorpassi Farina per un posto tra chi prende punti. Anche Marimon, scatenato, incalza e ingaggia un lungo duello con l'italiano che lo vedrà vincitore al 27° giro.
Il mesto ritiro di Villoresi
Nel corso dello stesso giro Villoresi, 8° ed in eterna lotta con il volante della sua Ferrari, appena doppiato da Ascari si ritira per un dritto all'ultima curva, prima del rettilineo principale. Per Ascari (con Farina in quel momento 7°), diventa non più fondamentale vincere!!
La seconda sosta è prevista intorno al 30° giro. (Questo tipo di strategia praticamente divide la gara in due: due mini-turni da 15 giri e una endurance da 35 giri. I tecnici dell'epoca pensavano che potesse essere una strategia valida, io ho i miei dubbi, ma tant'è) Fangio anticipa di un paio di giri. Ascari nel frattempo è alle prese con un grossissimo problema: apprestandosi a doppiare Marimon, riceve da quest'ultimo una sonora sportellata a causa di un suo precedente errore di guida. Ascari ha la peggio e deve anticipare la sosta, allineandola a quella degli altri, nonostante sia nettamente più veloce. Si fermano poi anche Farina, Bonetto, Lang, Marimon e Swaters (in quel frangente 6°).
A metà gara, dopo tutto il bailamme delle soste ai box, la situazione è la presente: 1. Ascari, 2. Fangio (1'03.8), 3. Bonetto (1'25.8), 4. Marimon (1'48.4), 5. Hawthorn (1'50.1), 6. Farina a più di due minuti, ultimo pilota a pieni giri.
Nessuna fortuna per Bonetto
La Maserati miete un'altra vittima illustre al 35° giro. E' nientemeno che Bonetto, che deve dire addio ad un podio quasi sicuro per il cedimento della sospensione anteriore destra ed il conseguente fuoripista che riduce l'auto ai minimi termini. Durante lo stesso giro, Hawthorn e Marimon iniziano ad ingaggiare un duello spettacolare, fatto di sorpassi e controsorpassi, di gioco di scie, di sfruttamento dei doppiati, di traiettorie studiate al millimetro. Ora è il britannico ad avere la meglio sull'argentino, mentre Ascari - sfruttando la scia del doppiato Farina - lima un secondo netto sul suo giro più veloce, portandolo a 2'27.4. Il duello tra i due ha, purtroppo per gli spettatori, un epilogo al 39° giro, quando Marimon sorpassa definitivamente Hawthorn e gli va via.
Marimon davanti a Hawthorn
La gara, complice anche il depauperamento dei corridori dovuto a vari problemi tecnici o errori di guida dopo più di due ore di gara, non offre più alcuno spunto di interesse. I piloti amministrano i loro vantaggi, tentando di portare a casa il massimo bottino possibile. Ascari si ferma per l'ultima volta al 48° giro, ma il suo vantaggio è a dir poco abissale.
Al 60° giro un Hawthorn probabilmente demoralizzato dalla lotta persa con Marimon, oppure semplicemente allo stremo delle forze sue e della sua auto viene raggiunto e superato da Farina, che così finisce 5° e incamera due punti.
Ma non cambia la storia del mondiale 1953. Ascari vince la gara, diventando così il primo tricampione del Mondo della storia della Formula 1!
Come sempre, potete scaricare qui il riepilogo della gara in formato .pdf.
E ora... tutti a Monza per l'ultima gara, e per la festa!!
Ascari è di nuovo Campione del Mondo!

Commenti

tito ha detto…
che bello! bravo Gabry Ascari! non ti sei addormentato nemmeno un po' nell'ultimo pezzo di gara?
comunque bravo a mettere le foto della gara, rende più emozionante leggere la ricostruzione. oltre a ricordarmi quanto è bello quel videogioco... quanto ci ho giocato su amiga... ore ed ore ed ore!
Gabriele ha detto…
Ti dirò che la cosa più bella di Gp2 è la possibilità di fare quanti mid-race saves vuoi, quindi fuck il sonno e i lunghi in frenata a 200 all'ora...
le mie regole do "gioco" sono:

1. problemi tecnici all'auto - non ricarico
2. errori di guida - non ricarico
3. errori di distrazione tipo mi entra in casa una tarantola e mi cammina sui maroni e mi distraggo e esco fuori di pista - ricarico
4. mi addormento - ricarico

Mi sembra una condotta abbastanza etica per così dire...