Gp Italia 1953

Che gara amici, che gara! E' l'unica cosa che mi viene da dire dopo più di 100 gran premi corsi, dopo 15 anni di carriera videoludica, non pensavo che avrei mai corso per quasi due ore e tre quarti in una gara con questa intensità!
Il mondiale è deciso. Ascari ha già vinto in Svizzera, ma Monza è Monza. Lui è brianzolo e ha centomila motivazioni per tentare il colpaccio sul più veloce autodromo d'Europa. D'altro canto un Fangio in ascesa, i mai domi Farina e Villoresi, la sorpresa Marimon, non la pensano alla stessa maniera e non mancano di farglielo notare anche in prova. Ascari parte il pole position ma in soli due secondi ci sono ben 10 piloti, una media eccezionale per l'epoca!
Alla partenza i primi dieci letteralmente si mischiano, e alla fine del primo giro troviamo Ascari primo, poi Marimon, Villoresi, Fangio, Maglioli con il prototipo della Ferrari 553 dell'anno prossimo, Farina, Hawthorn, de Graffenried, Rosier e Bonetto. Ma il primo colpo di scena non tarda ad accadere: curva Parabolica, fine del secondo giro, Ascari toppa in pieno la frenata e finisce fuori pista, riprendendo senza danni e accodandosi a Farina. Fangio nel frattempo è già leader della gara, seguito da Marimon e Villoresi.
Fangio seguito da Marimon, Villoresi e Farina
Villoresi inizia a tallonare Marimon finchè nel corso del terzo giro riesce a sorpassarlo. La lotta favorisce Ascari che, già liberatosi di Farina, si sbarazza con molta facilità anche dell'argentino che guida la Maserati coi colori del suo paese. A Monza le scie sono importanti come in poche altre piste... grazie ad esse le auto possono rompere la barriera dei 200 km/h in quarta marcia! E' in questo frangente che Ascari sigla il giro più veloce in gara in 1'49.4.
Fasi iniziali, Ascari sorpassa Villoresi ed è 2°
Siamo ora nel corso del quarto giro, appena iniziato, e Villoresi sente il fiato sul collo di Ascari. E' inutile, già alla curva grande viene sorpassato dall'asso pigliatutto e deve respirare i fumi del suo scarico! In questa fase Fangio ha accumulato un paio di secondi di vantaggio, ma non accenna a diminuire il suo passo. Si scatena come in nessun'altra gara prima, e inizia a limare decimi su decimi. Diciannovesimo giro, e Fangio ha quasi cinque secondi su Ascari, che seppur per poco ma non riesce a mantenere il passo dell'argentino.
Dietro si segnalano il ritiro di Bonetto e il sorpasso di Farina su Marimon, ora diventato 5°. Giunti al ventesimo giro, più o meno un quarto di gara, Fangio si ferma ai box e riparte con 28 secondi di svantaggio da Ascari. Che con l'auto leggera inizia a martellare tempi veloci e costanti, ingaggiando un nuovo duello a distanza con Fangio per entrare ai box ed uscire davanti a lui. Quando Ascari rientra ha 38 secondi di vantaggio e bastano per passare Fangio che, dopo solo un giro, inizia a tallonare Ascari.
Ascari e Fangio ad un'incollatura. Indimenticabili
E' qui che inizia una terza gara nella gara, una sfida tra il campione presente e quello - chissà - del futuro.  Dal ventisettesimo al quarantesimo giro Ascari e Fangio rimangono a 2-3 decimi l'uno dall'altro. Ogni rettilineo è un sorpasso e un controsorpasso. L'italiano conta su un pugno di chilometri all'ora in più, ma l'argentino esce dalle curve di Lesmo e dalla Parabolica con un po' più di trazione, mettendosi sempre in scia. Ascari compie manovre assurde per impedire il sorpasso, e quando lo concede bada subito a rimettersi in scia e risorpassare Fangio. Da cardiopalmo, il pubblico ricorderà questi due campioni per molto molto tempo!!! Proprio al quarantesimo giro Fangio rientra ai box, e proprio come prima incomincia a "tirare" da lontano. Quello che non sa è che Ascari ha caricato più benzina della prima fase, per contenere il vantaggio meglio e possibilmente accumularne ancora.
Non ci siamo dimenticati degli altri: a metà gara Ascari è primo seguito da Villoresi (a 31.6 secondi), Fangio (46.4), Farina (56.9), Hawthorn (1'07.9) poi più indietro Maglioli, de Graffenried, Marimon, Rosier e Carini.
Ma Ascari inizia nuovamente a martellare tempi che demoliscono, questa volta psicologicamente, l'argentino. Che, beninteso, rimane il più veloce sul passo in gara, e che in altre situazioni ovvero con un avversario meno rognoso, avrebbe fatto sua la gara in men che non si dica. Quando Ascari si ferma alla fine del 56° giro, il suo vantaggio su Fangio è aumentato: ora sono 52 i secondi che li separano. L'italiano si ferma e riparte davanti a tutti. Si capisce che è praticamente fatta, Villoresi è a 14 secondi e Fangio a 18. Inoltre sono appesantiti dalla strategia - ne abbiamo discusso ancora, all'epoca dividevano la gara in tre tronconi, i primi due della stessa lunghezza del terzo da solo. Ascari usa invece una tattica più moderna, ovvero tre tronconi più o meno uguali in lunghezza. Ecco perchè all'inizio doveva difendersi e perdeva: era più pesante di Fangio! L'argentino è ora più veloce di Villoresi, che sorpassa al 63° giro, ma più lento di Ascari che vola, indisturbato e indistruttibile, a vincere il quinto GP stagionale, nel tripudio più totale dei tifosi e di tutti gli sportivi e appassionati.
Ascari imperat
Come sempre da qui potete scaricare il riepilogo ufficiale della gara e per quanto mi riguarda ci vediamo presto con una presentazione della nuova, rivoluzionaria e sconvolgente stagione 1954!!!

Commenti

tito ha detto…
ma che bello!
e me l'ero perso!!!!!!!!!!! aaaargh!
mi ero fatto distrarre dalle polemiche sulla juve e su calciopoli e mi ero perso questa gara da paura!!!
immagino che di addormentarsi nemmeno il pericolo, vero?!!??!?!
che bella storia!
peccato per le loro tattiche suicide.
ascari è superiore. a monza poi è un po' come a silverstone. se gli date una banana con le ruote, vince lo stesso!
grande!!!
Gabriele ha detto…
assolutamente addormentarsi è stato impossibile. un susseguirsi incalzante di colpi di scena...
il 1954 è quasi pronto...