Questa sera ero ispirato e ho fatto con la mente quello che avrei voluto fare col corpo.
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Come sempre, i commenti non sono obbligatori ma davvero molto graditi...
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poi, senza sveglie o strani richiami eccomi qui questa mattina, davanti al solito schermo.
a casa, mentre mi lavavo i denti, osservavo la siringa con cui ho ripulito il contenitore dell'ammorbidente della lavatrice che si era intasato.
mi faceva un certo effetto avere una siringa in mano, specialmente dopo gli incubi fatti la notte, incubi in cui sognavo di bucarmi ed entrare in crisi di astinenza con crampi e tutto... per fortuna però nella realtà la mia siringa era ripiena di un liquido biancastro... ma grazie a Dio profumava di coccolino.
il caffè mi regala il solito sudorifero sprint mattutino, anche oggi la mia dose di tachicardia.
anche oggi un passo verso la cardiopatia assicurata.
e poi inizio a leggere alcune righe, scritte da qualcuno che conta, conta molto, ma è lontano, da qualcuno di così lontano per quanto vicino, quasi dentro, di me.
leggo, rileggo e rileggo ancora e provo la disarmante sensazione di vedermici troppo in quello che leggo.
sono io? no, no, è lui.
però quelle domande, quella voglia di fare per realizzare poi che non hai fatto un cazzo.
no, non sono io, è un'altro. come me.
anche perchè io quelle domande oggi...dove sono?
dove le ho messe?
le avrò mica perse in giro?
grazie per il commento... vicinanza e lontananza sono concetti relativi quando il pensiero viaggia.
e il mio pensiero viaggia sempre. fin troppo!