Il punto sulla Serie A - Inter merda edition

Mentre simpatiche tifose svedesi si abbeverano ("a fontane che non sono io" per citare Lucio Dalla Via) rieccoci a noi per parlare del campionato più irregolare degli ultimi anni, cioè quello appena vinto dalla Interladrinazionale FC (Fan Cul).

Iniziamo proprio dall'Inter: onestamente, è una squadra di merda. Soprattutto sul piano del gioco, si è fatta metter sotto per buona parte della partita dal Bologna che non è proprio una delle prime squadre del campionato... tanto che il migliore in campo è stato un certo "Caio" Julio Cesar, portiere, non esattamente una punta come Ladriano o Ibracadaver. Potete smetterla di guardare la svedese e seguirmi? Oh. Allora, l'Inter rubacchia anche in questa partita, d'altronde quando Inzaghi si butta per terra è SEMPRE simulazione, quando Del Piero si butta per terra è SEMPRE simulazione, quando Ladriano la tocca di braccio NON E' MAI fallo di mano, ma semplicemente un fantastico gesto atletico che non abbiamo neanche mai visto fare a Giani e Bovolenta. Mourinho ha infatti proposto che le partite ora terminino quando una delle due squadre ha raggiunto i 25 punti, senza cambio palla però. Ora direte che sono razzista (vi ringrazio per il complimento) ma vedere Ballotelli esultare in maniera scimmiesca dopo il gol fortunoso, mi ha fatto pensare che probabilmente l'esultanza è la maniera migliore per capire cosa passa nel cervello di quel biscottato primate. NULLA.
La Juve tiene il passo, ma è abbastanza lontana per sperare in un novello 5 maggio, anche se questa volta sono convinto che buona parte d'Italia sarebbe lieta di vedere l'Inter perdere sul filo di lana come - quasi - fece l'anno passato. Ecco, "fece" è il verbo meglio associabile all'Inter... soprattutto se lo coniughiamo alla prima persona. La Juve, dicevamo, passa a Palermo grazie ad una barbogia di Sissoko, che quando non si ricorda che deve dar via la palla in fretta, la tiene e ti fa cose così. Poi entra Amauri, e tutta Palermo gli tributa l'applauso; quasi segna, e tutta Palermo si tributa gli attributi con le mani; poi fa segnare il giovane Trezeguet, che con un colpo di zanetta la mette in porta. E tutta Palermo impreca. La Juve sembra un po' la società moderna: nonni ultratrentenni restii al pensionamento, e giovani rampanti un po' casinisti dietro ai nonni a spingere il pongo nel catetere sperando di prendere il loro posto.

Alla Roma basta un gol di Taddei (di gran lunga il giocatore più brutto di tutta la storia del giUoco del pallone, assieme a Carlitos "ustione" Tevez e Antonio "hoproblemidiacne" Cassano), ex di turno, per stendere il Siena e continuare la rincorsa al quarto posto, visto anche che la Fiorentina suca il Chievo al 90' e il Genoa maramaldeggia a Napoli dove, francamente, anche la Dinamo Pattume in questo momento farebbe punti. Ecco, il Napoli: Reja ha portato il Napoli dalla serie C all'Europa, ma la squadra è in caduta vertiginosa. E lui tiene fuori il nuovo acquisto Datolo. Beh, già averlo comprato, uno con un cognome così... Lavezzi non lavezza più, e Denis spreca e non convince, uscendo tra fischi e lanci di babà avariati. Chissà se riusciranno a mangiare i maritozzi ancora a lungo... La Fiorentina, si accennava, ruba la vittoria al Chievo. Ruba, esatto... Mutu contrasta un povero sfigato del Chievo dimenticandosi che il pallone è a mezz'aria, e intervenendo sul giocatore con una perfetta "619" alla Ray Mysterio. A nulla è valso, per il clivense, mostrare all'arbitro le costole che perforavano le carni: ha dato azione buona, e da quella è nato il gol del 2-1. Non è che a forza di piangere...?

Il Milan, mica ci potevamo dimenticare. Vince la battaglia con il Cagliari, nonostante la sua punta più giovane e fresca sia Filippo Inzaghi, uno che segnava ai tempi della battaglia di Salamina, e gli sbudella l'1-0 nel didietro grazie al nerboruto e inossidabile (e vecchissimo anche lui!) Seedorf. Il buon tortello-Ancelotti (ha veramente la stessa faccia di un agnolotto al sugo!) dice "ah, fai diverso con una squadra così...". Ma quale, la sua, o il Cagliari?
La Samp vince con l'Atalanta, la Lazio passa a Lecce. Il Catania torna alla vittoria. con la Reggina, e gli 8 punti di vantaggio sulla terzultima sono un cuscino che può far dormire sonni tranquilli il buon (si fa per dire) Walter Zenga. Antipatico, peraltro, come pochi altri sul pianeta. Un'ultima nota va all'Udinese, che perde per l'ennesima volta, mostrando a tutti una difesa che è più traforata delle gambe di Belen, e più allegra della Canalis al Pineta dopo 4 chupiti rum e vodka.