Il punto sulla Serie A

"Ti amo, ti amo campionato, perchè non sei falsato..." come cantava Elio qualche anno fa. Peccato che di quella Juve ladra, truffaldina, dopata e scorretta, non ve ne sia mai stata traccia a sentire i magistrati. Moggi e suo figlio vengono dichiarati colpevoli di aggressione per aver chiuso l'arbitro nonmiricordoilnome negli spogliatoi di Reggio Calabria. E di tutto il resto, ingerenze, sospetti, intercettazioni... niente, nulla, sparito tutto.
Come il 28° ed il 29° scudetto bianconero, spariti, svampati in una nube assieme ad un anno in Serie B e al pubblico ludibrio.
E' bello essere juventini, sapete. Non abbiamo bisogno di aspettare che i nostri arcirivali facciano in modo di spedirci in Serie B e ci rubino uno scudetto (e poi hanno il coraggio di cantare "noi vinciamo senza rubare"...), no, come novelle arabe fenici risorgiamo dalle nostre ceneri, e vi veniamo a tirare i piedi di notte... e dovete ringraziare Manninger che ha scappellato, e il palo alla sinistra di Carrizo, se no eravamo a un punto e Mourinho sarebbe rimasto lì a meditare sull'utilità del peduncolo dell'edera.

Oh, ma a parte lo sfogo (ci metterò sopra una crema) torniamo a parlare del campionato finlandese del lancio della moglie.
Il sabato giocano Siena e Reggina, ed è uno scontro importantissimo in termini di lotta per la salvezza. Volano tibie, ci si azzannano i peroni. Alla fine segna Mario Frick, attaccante di scorta dall'innato fiuto per il goal, e per le sottomaglie con scritte squallide ("la vie c'est fantastique, quando segna Mario Frick" si scrisse addosso una volta). Finisce 1-0 per il Siena, con buona pace di Corradi che fa spallucce e torna a casa a trombarsi una velina (non c'entra niente ma l'invidia è una brutta bestia).
Indubbiamente questa partita viene oscurata dalla Kakà-story. Proprio il giorno prima arriva un'offerta multimilionaria al Milan per l'ex-vergine di San Paolo. Che - neanche a farlo apposta - qualche giorno prima aveva detto che voleva diventare capitano al Milan, e indossare la fascia che fu di Rivera, Baresi, Maldini e soprattutto se gli riusciva di non farsela mordicchiare da Gattuso. Insomma, a Galliani si imperla la pelata quando sente l'odore di 120 milioni di euro (anche perchè puzzano di petrolio, venendo da un emiro). Il Milan vacilla, non sa che pesci pigliare, Kakà dal canto suo in campo sfodera una prestazione da netturbino e i tifosi dicono di averlo visto tornare a casa in lacrime. Certo, dico io, che brutta vita che fa... c'è proprio da piangere. Va bè, come due fidanzati che bisticciano, ma gli ultimi risvolti di queste ore dicono che Kakà rimane. E comunque, a noi, sbatecaz: domani andiamo a lavorare uguale a prima. Il Milan, in tutto questo, vince con la Fiorentina, con un gol di uno dei tanti fenomeni rossoneri: Pato, che per festeggiare decide solennemente di abbandonare il ciuccio e le apine che girano sopra il letto. E' stato bello vedere come Gilardino fosse onnipresente, e credo avrebbe dato via l'orello per segnare alla sua ex squadra. Purtroppo gli è rimasto l'interruptus in canna.
Ma veniamo alla domenica, e passiamo al match dell'anno, la svolta, la riapertura, o - se volete essere più cauti - la vera anima dell'Inter troppo a lungo sopita in questi anni: quella della squadretta timorosa che fatica a vincere col Siena, pareggia poi col Cagliari, e prende tre sonore pere dai ragazzacci di Del Neri. L'Atalanta infatti piega l'intermerda, con un gol di Floccari che studia per entrare in nazionale e un Doni che in nazionale c'è stato, e ha fatto pietà, ma finchè fa due gol all'Inter io lo convocherei anche solo per quello. Qual è la differenza in questa partita rispetto alle altre? Che l'Inter non ha il solito culo di fare un gol e tenerselo stretto, che Mourinho sbaglia formazione, approccio, cambi e persino gel per i capelli, che l'Atalanta è di livello nettamente superiore al Siena e al Cagliari, che Cordoba senza Samuel vale quanto io senza cervello e che l'eroico Del Neri ha messo la Red Bull nella minestra della sera prima.
Il Cagliari stende l'Udinese. 2-0 è il rotondo bottino del Sant'Elia, e risolleva di molto il campionato degli isolani che ora respirano aria quasi rarefatta loro che negli ultimi tempi erano abituati alla pesante aria delle miniere del Gennargentu. L'Udinese, invece, nel Gennargentu ci ha preso casa: Marino è sempre più nei guai. La splendida compagine di inizio stagione è un pallido ricordo, sostituita da una compagine di clown circensi che riescono nella non facile impresa di ottenere 4 pareggi e 7 sconfitte nelle ultime 11 uscite. Un tracollo...
Il Bologna espugna Catania per 1-2 e vedere Zenga che esce dal campo fanculizzando l'arbitro, frustrato come pochi al mondo, mi provoca un piacere fisico, che quasi quasi al prossimo litigio tifo per Varriale. Ma anche no. Allo stadio Massimino va in scena il solito Di Vaio show (14 reti nel girone d'andata per il bomber), che va ancora in gol. Anche nonno Adailton si ricorda di essere un giocatore di calcio, e segna con il suo marchio di fabbrica: il colpo di testa (è alto un metro e un puffo). Zenga si lamenta di rigori non dati, e dell'espulsione di Izco affrettata, e che il risultato non è veritiero. Ha ragione: se Di Vaio non si mangiava un gol, se Adailton non si mangiava un gol a porta vuota, se Valiani non prendeva il palo, se Izco non ammazzava Amoroso con un'entrata alla "speriamo de pijà quarcosa", e soprattutto se mia nonna aveva le ruote, il risultato sarebbe stato molto diverso. Avrebbe perso 5-1. Buon per Mihajlovic che da quando è alla guida del Bologna - e più in generale da quando si è accorto che oltre che portare le valige a Mancini forse può fare l'allenatore - è imbattuto.
Il Chievo batte il Napoli 2-1, ma come al solito a parte Lavezzi, in trasferta il Napoli manda delle controfigure neanche tanto somiglianti dei giocatori che ha. Hamsik si becca un'espulsione diretta ingenua quanto penalizzante per la sua squadra, che non riesce ad ovviare all'inferiorità numerica. Al di là dell'episodio sfavorevole del secondo rigore, per lottare per il quarto posto la tattica "palla a Lavezzi e tre pater ave gloria" va leggermente rivista, se non vuoi perdere contro l'ultima in classifica (che Di Carlo continua a ritenere "sfortunata" ma che sinceramente con l'organico che ha forse farebbe fatica anche al mondiale di tiro alla fune).
Il Genoa sbudella il Lecce, con un gran gol di tacco di Bosko Jankovic, uno che fino a ieri credeva che il tacco fosse la Puglia (ecco forse perchè ha scelto il Lecce come vittima), e il raddoppio del solito Giuseppe "Dana" Sculli, che segna dopo essersi introdotto nell'Area 51 per capire se Mulder è vivo, o se è scappato con un alieno sodomita.
La Sampdoria riesce a fare ancora più schifo, e stavolta perde con il Palermo. I blucerchiati perdono in casa, per giunta facendo arrabbiare i propri tifosi: la classifica è proprio brutta. Vi ricordate l'anno scorso? Cassano di qua, bravo di là. E all'inizio di quest'anno? Lippi sei un coglione se non lo porti in nazionale! Bene: ora domandiamoci dov'è finito il talentino? Probabilmente assieme a tutto il resto della squadra che ha una media (ed è anche in zona) retrocessione. Dall'altra parte Zamparini è contento, e detto questo detto tutto. Probabilmente domani si sveglierà e fulminerà Ballardini perchè l'ha battuto a tressette, perchè le cazzate che combina Zamparini sono direttamente proporzionali al periodo in cui rimane quiescente: come un geyser, prima o poi sbotta.
La Roma vince a Torino. Riformulo: Baptista vince a Torino. Alla Roma mancano Totti e Vucinic? Ma SBATECAZ, nessun problema, ci pensa la Bestia con un gol favoloso, una rovesciata che neanche Carlo Parola. Che replica la doppietta segnata alla Samp, in settimana, e trascina pari pari la Roma verso una zona Champions League insperata qualche giornata fa. Intervistato, Julio risponde "u-u-u-a-a-a-a-a-a-u-a-a-a-u" e chiede un paio di banane, ma si capisce che è contento perchè mostra i denti e cerca invano di spulciare Spalletti che è pelato. A Torino invece tutto tace: si sono suicidati in massa.
Ultimo ma non ultimo il match-clou della serata: Lazio-Juve, finita 1-1. Qui diciamo subito che entrambe le squadre avrebbero potuto e dovuto segnare di più, che poteva chiudere il conto la Lazio nel primo tempo, che poteva farlo la Juve nel secondo, e che forse sta un po' stretto ai bianconeri. Ma la Lazio ha in Pandev, Rocchi e Zarate (quando la passa) un trio meraviglioso, mentre la Juve ha Amauri appannato e Del Piero che ci si domandava quando scendesse in campo. Finisce che poi Manninger fa una cappella Sistina su un'innocua punizione di Ledesma (tre passi avanti... LA PRENDO LA PRENDO... opp, salto! SGUISSSCCCC... e la palla rantola tumida in porta) e gli si deve il gol, ma fa anche qualche bell'intervento. A Legrottaglie invece scappa quasi un bestemmione quando un suo tiro di piatto fa risuonare il palo. Non tanto perchè ha preso il palo e non ha segnato, quanto proprio perchè il tiro in sé non gli capiterà mai più di tenerlo così basso. E' più facile tener basso il pisello, visto che dice che da un anno e mezzo non tromba.
Dice.
Voglio credergli.... ... ma anche no.

Commenti

tito ha detto…
ma che spettacolo!
il punto sulla serie A è una meraviglia a cui non vorrò mai rinunciare!
mi fai ridere, di gusto e riflettere troppo su tante piccole cose divertenti!
la bestemmia di legrottaglie è epica.... he belongs to jesus, non può bestemmiare!
mentre sugli scudetti "rubati" alla juve... beh lasciamo stare... gente che sequestra gli arbitri negli spogliatoi sono normali dirigenti, di una normale squadra, che vince normalmente...
ma lasciamo stare, la fenice è risorta e va bene così, è bello vederla lì attaccata ai garretti dello special.one o vederla andare a madrid a sodomizzare i galattici... ma lasciamo che la storia resti tale e ridiamoci su!
Gabriele ha detto…
la mia era come sempre una provocazione... però non era SOLO MOGGI il male del calcio, perchè di scandali scandalini e scandaletti tra bilanci, passaporti eccetera ce n'è sempre stati. Non era SOLO la Juve, ma ha pagato SOLO la Juve, e questo è indegno.
Anonimo ha detto…
Ho appena finito di leggere quanto hai scritto nel post dedicato alla serie A ti faccio i complimenti è molto divertente e continuo a dire forza Juve! Lucia
Anonimo ha detto…
JUVE JUVE CARA GLORIOSA SOCIETA'.... MILLE BANDIERE BIANCONERE INTORNO A NOI... CANTIAMO TUTTI IN CORO E LA JUUVEEENTUS!
Gabriele ha detto…
sono commosso ragazze... sniff!
Anonimo ha detto…
MACCHE' JUVE....MACCHE' INTER....
GLI UNICI COLORI CHE IRRADIANO LE NOSTRE GIORNATE SONO IL ROSSO E IL NERO!!!!
COMUNQUE GRANDE...GRANDISSIMO GABRY COME SEMPRE!!!
KISS
Anonimo ha detto…
Il rosso e il nero irradiano le nostre giornate.... mah.... un po' tetri sti giorni...
tito ha detto…
non per noi diavoli, ahahahahaha!
siam venuti fin qua, siam venuti fin qua, per vedere segnare kakààààààààààààààààààà!!!!

arabo, arabo, arabo coglione, a voi i soldi, a noi il campione!!!
Anonimo ha detto…
l'inter soffre con le piccole ma rimane in testa,juve che non molla,milan che è sempre lì. sarà lotta a tre fino in fondo. torino scandaloso.