Capo... danno.

Eccoci al primo "vero" post del neonato 2009, ed è il resoconto dell'inverosimile capodanno passato da sottoscritto e cumpa in quel di Borghi, tra Santarcangelo e Savignano, disperso tra le montagne culoniche della val culonia in provincia di culo al mondo.
Va bene, viene proposto il capodanno alla Osteria Castellaro a Borghi. Menu cenone 30€, che comprendeva: "ventagli di bresaola con rucola e scaglie di grana, ravioli ricotta spinaci e funghi al profumo di tartufo, arrosto in porchetta con contorno di piselli, carote, cavolfiore e patate arrosto, cotechino e lenticchie, dolce al pistacchio e frutta secca con mascarpone, caffè, brindisi, spettacolo pirotecnico". E ovviamente l'invidiabile e mitica terrazza, dal quale si vedono tutti i fuochi della romagna. Esisteva anche il menu cenino (20€), con crostini, pizza, dolce e caffè. Ve lo dico, perchè c'è un motivo: in una tavolata di 15 persone, l'unico che ha preso il cenino sono stato io, e non tanto perchè sono un rabito di merda (avaro, per i non romagnoli), quanto perchè con me i ristoranti che fanno cucina tradizionale e/o romagnola chiuderebbero tutti, dal momento che della solita roba che ti rifilano alle feste comandate o i soliti cappelletti pasticciati, strozzapreti al ragù, arrosto misto e patate al forno eccetera ne ho TRENT'ANNI DI PALLE PIENE. La pizza, quella non la mangio a casa mia, e quindi ne ho decisamente sempre voglia. Oppure cosine stuzzicanti, cose nuove, ma le solite cose no, mi rifiuto. Vabbè, questo giusto per motivare la scelta, che alla fine non si rivelerà così sbagliata... eheh.
Ok, partiamo in un freddo che si belava come le pecore, e andiamo in su. Sempre più in su. In pratica il paesaggio a un certo punto era tra il lunare e l'alpino, con la neve che invadeva a più riprese le banchine, e il frutto del suo scioglimento rigorosamente GELATO e in mezzo alla strada. Già non è un bel cominciare... in più se ci si mette che per trovare un posto dove parcheggiare dobbiamo fare due volte il giro del monte (ghiaccio e neve inclusi), lo scazzo sale. Fabio staziona la sua auto in una specie di mini-spiazzo innevato, io sul ciglio della strada poco più avanti. E ce ne andiamo a mangiare, o per lo meno così credevamo.
Bon, seduti in un posto dove ogni tanto ci congelavamo per via di varie porte aperte nei dintorni, iniziano a servirci i vari cenoni e cenini. Portano i "ventagli" di bresaola (normalissima bresaola + grana + rucola) e vedo le cavallette che si avventano sul foraggio. Tempo zero, e 14 persone si dividono 3 fiamminghe di bresaola. Ovviamente, parafrasando il Buon Gesù, "beati gli ultimi... se i primi furono discreti". Mica sono tutti come me, che conterei le fette di bresaola, dividerei per 14, e poi se avanza dividerei l'avanzo ancora in parti uguali. No, lì è "a li mejo posti!". C'è chi si ingozza (tipo il mio dirimpettaio), e c'è chi è un po' più discreto nelle parti (e devo dire che Lucia e gli altri 4 sventurati, Fabio, Sara, Paolo e Luana, hanno dato prova di ottima educazione).
Comincia la farsa della piadina. "Porti la piadina anche a noi?" chiediamo al cameriere. "Appena la facciamo", è la prima risposta. Al millesimo sollecito la risposta cambia in "non ne abbiamo più". Ma come, non la dovevate fare? Farla = averla. Non averla = non farla, oppure non averne comprata abbastanza. Scazzo su scazzo... Intanto a me portano i crostini. Un tagliere intero, con 6-7 ottimi crostini, ovviamente rigorosamente tutti per me, evitando lotte a coltello col vicino per il dominio sulla Contea del Piatto di Portata. Vedo che dalla parte del tavolo che non mi conosce arrivano sghignazzi e occhiatine ironiche, ma io penso tra me e me che SBATECAZ, e ride bene chi ride ultimo...
Le pirofile successive non vengono portate: vengono lanciate. I camerieri sono in preda alla fotta del fare tutto in fretta visto che son già le 22.30 e abbiam mangiato gli antipasti. Arrivano quelle della pasta (normalissimi ravioli ricotta e spinaci, con funghi di dubbia provenienza sopra, e l'olio tartufato di quelli fatti con l'estratto di tartufo, che quindi il tartufo l'ha visto solo in foto) e nuovamente le cavallette vi sciamano sopra leste come durante le piaghe d'Egitto, lasciandovi solo qualche povero atomo di fungo giacere languido e solitario. A me un brusco cameriere chiede: "Come la vuoi la pizza?". Bella domanda, io la cambio sempre... "Come c'è?" gli chiedo io. "Te dimmi come la vuoi!" mi risponde. Sono indeciso se mandarlo a fare in culo, o se chiedergli una pizza con tartufo, aragosta e caviale (tanto il menu è a prezzo fisso...). Opto per la terza scelta, una diavola. Tempo zero (anche perchè sono già le 23...) mi randellano tra le mani la mia pizza, e vedo che le ironiche occhiate di prima si tramutano in occhiate bramose. Ne vuoi un po', penso, SUCA. E io termino la mia pizza con un bel "oooh" soddisfatto.
Intanto portano l'arrosto porchettato. Arrosto. E' puro NERVO porchettato, vedo brandelli interi di carne scartata, parzialmente masticata, schifata dai commensali. Le verdure lessate... di plastica, che tiravi su una carota e assieme salivano altri 50 pezzi di verdura mista ad essa attaccati. Le patate sono mosce come il nostro morale. Le fiamminghe cominciano a restare piene, fino all'apoteosi: portano il cotechino con le lenticchie. Il cotechino già dall'odore sembra un polpaccio di Tutankhamon, e anche al taglio ha la consistenza di una mummia egizia. Le lenticchie, già a me non piacciono, non mi domando neanche di che qualità possano essere. E le pirofile giungono al culmine qualitativo, ovvero sono praticamente tutte ancora piene. E io, con ancora il sapore della pizza in bocca, gongolo...
Sono le 23.45, supermitragliata di dolci. Piatti sempre più scagliati. Daidaidaidai che se no brindiamo con il cucchiaino in gola. Non c'è problema, tanto il dolce è minimo e immangiabile, fatto con frutta non secca, ma fossile. Viaviavia manca il caffé manca il caffé! Sono le 23.55! Dopo il brindisi, dai, adesso brindiamo!
Ecco, appunto, ci portano una bottiglia in 15. Sara parte con passo da bersagliera a chiederne una seconda, che nella fretta generale non le negano, anche se non ci danno lo spumante ma il prosecco. Tanto meglio, è più buono... Tre due uno buon anno! Evviva! Andiamo a vedere i fuochi (incusi nei 30€, ricordiamo). Dopo non più di 15-20 scoppi, han già finito. Va bè, andiamo a vedere "tutti i fuochi della romagna" sulla terrazza panoramica! Temperatura -2°C, ghiaccio per terra, e qualche scoreggina di fuoco in lontananza. MOLTO in lontananza. Uh, che bello. Tempo 2 minuti secchi, e sono già seduto al tavolo, nella mestizia del megaschermo con Carlo Conti da Rimini, che ride e ride e ride che cazzo c'avrà da ridere! Qualche altro scoppietto sopra al tetto, e stop. Caffé, vi prego, e ammazzacaffè auto-ordinato in sede di pagamento. E' l'una, e già non vedo l'ora di tornare a casa. Eh magari...
Vi ricordate lo spiazzo sul quale Fabio aveva parcheggiato l'auto? E' diventato una specie di girone infernale di fango e neve, e l'auto slitta slitta slitta di Babbo Natale, slitta e non si muove. Ooooooooochei, tanto il Capodanno può solo peggiorare, Paolo ed io ci mettiamo a fare le renne, spingendo l'auto. C'è chi dice "vado a prendere una pala!", poi torna e annuncia che finito il servizio ci verranno a tirare fuori quelli del locale. Sì, dopo 3 ore. Se va bene. E poi si volatilizza. C'è qualcun altro che, dopo una goccia di fango sul vestito dice "vado a vedere come sono messi là col servizio..." e poi, ugualmente, si volatilizza. C'è invece rennaPaolo e rennaGabry, con le elfette Sara, Lucia e Luana, e Babbo Natale Fabio, che spingi, tira, prova, muovi, pensa, alla fine disincagliano la slitta. Con buona pace degli altri fancazzisti fighetti. Ovviamente siamo - chi più chi meno - delle statue di fango... ma almeno orgogliosi per il successo avuto. Lo scazzo si trasforma in risata, e per lo meno nasce un post memorabile.

p.s. Fabio si ferma a lavare l'auto, perchè sembra un Caterpillar dopo aver scavato in miniera, e noi per ammazzare il tempo ci buttiamo a leggere i titoli da un dispenser automatico di video porno: irripetibili... il più "soft" era POMPILATION... almeno continuiamo a ridere fino alla fine.

Commenti

Anonimo ha detto…
forse era meglio un capodanno low-cost
Gabriele ha detto…
in effetti questo è stato low cost... purtroppo anche low quality...
Anonimo ha detto…
Veramente un capodanno tristezza...fai la plumma e ti sta bene. Con 20-30 euro cosa pensavi di avere?? Tira fuori la pilla cazzo se vuoi mangiare ostriche e champagne e offrire alla tua morosa un capodanno quantomeno dignitoso. Basta essere un po' brillanti. Tutto qua. Va beh che se la tua morosa è quella della foto, andava bene anche peggio. Il tuo post mi ricorda un sacco un capodanno di fantozziana memoria, nella sala condominiale, col cameriere "distratto" e la parla dell'orologio avanti...
Gabriele ha detto…
caro MAGNIFICO, caro il mio omino del Gennargentu, il capodanno dignitoso glie l'ho offerto a più riprese, ma quest'anno è stato deciso così e io mi sono adeguato.
La mia morosa è quella della foto, certo, tengo nel presepe vicino al pastore quella della tua. E' una bella pecora, davvero.
tito ha detto…
effettivamente fantozzi vi fa una pippa!!!!
ahahahahah
bravo gabry che al solito SBATECAZ e almeno hai mangiato!!!