Ciao amici lettori del blog, e scusate il ritardo ma mi ci voleva una notte extra di riposo, dopo le piacevoli fatiche degli ultimi 3 giorni... eh sì, perché il sottoscritto e fidanzata sono andati in quel di Roma!
sabato 6 siamo sbucati fuori dalla metro a Piazza di Spagna, sotto Trinità dei Monti. Mai inizio potrebbe essere stato migliore... la Barcaccia è molto particolare, e sbirciare i luoghi che avevano ispirato De Chirico è stato molto bello. Il panorama da Trinità dei Monti è molto suggestivo... Poi giù per Via Condotti, dove Lucia ha iniziato a zigzagare pericolosamente tra una vetrina di Bulgari e una di Gucci, una di Valentino e una di Cartier. La capisco... Proseguiamo in Via del Corso verso Piazza del Popolo, anch'essa molto bella, e poi torniamo sui nostri passi con piccole deviazioni per vedere Fontana di Trevi (e lancio della monetina annesso!) e poi per buttarci dentro il centro del.. centro di Roma: Trastevere, con il Pantheon, Piazza Navona e alcune delle sedi del nostro governo (Montecitorio, Palazzo Chigi).
Un rapido bucatino all'Amatriciana in Piazza Venezia (dove l'omino di Predappio teneva le sue concioni, e dove il monumento a Vittorio Emanuele fa venire fremiti nazionalistici), pronti poi per l'area più misteriosa e secondo noi fantastica di Roma: i Fori Imperiali... beh ragazzi, tra queste rovine si è dipanata la storia antica d'Italia, e per qualche secolo anche dell'allora mondo conosciuto. Un'occhiata alle vestigia dei tempi che furono è come prendere la macchina del tempo e rendersi conto che l'uomo ha tra le mani ben più che un pugno di cellule nate dalla casualità genetica.
E, come se non bastasse, alla fine dei Fori il "dolcetto" conclusivo sono due capolavori di arte romana come il Colosseo (pardon: Anfiteatro Flavio) e l'Arco di Costantino, che suggellano il colle Palatino, i Fori Imperiali, e la nostra giornata.
Che, con un colpo di coda, finisce all'Hard Rock Café per una serata a base di tacos, hamburger, buona musica e allegria.
Domenica 7 è il giorno del viaggio all'estero... ovviamente parliamo della Città del Vaticano.
L'ingresso in Piazza S. Pietro è qualcosa di colossale, di magnifico, e la folla che sta lì ad attendere la benedizione papale è una sottolineatura che ciò che succede in quel chilometro quadrato non ha a che fare solo con porfido, marmo e granito...
chi crede, mi capisce; chi non crede si fermi pure al marmo, al porfido e al granito, che è comunque un gran bel fermarsi... San Pietro poi, è un qualcosa che lascia basiti, da qualunque parte la si consideri. Spirituale, architettonica, artistica. Mistica, oserei dire. So che Lucia ed io siamo rimasti per parecchio senza parlare, guardandoci attorno con gli occhi spalancati...
Una mattinata (incluse anche le tombe dei papi e di San Pietro stesso) è doverosa. Escludendo, ovviamente, Cappella Sistina, musei vaticani, cupola della cattedrale e altre "quisquilie"... che verranno sicuramente visitati al nostro ritorno a Roma.
Ora una passeggiata lungo Via della Conciliazione e un'insalata (con un chilometro verticale di Coca, vero amore?!)
ci portano verso Castel Sant'Angelo, luogo eretto pochi anni dopo Cristo come mausoleo e poi diventato fortezza, armeria, sede temporanea papale nel corso dei secoli. La sua visita ci offre la più bella vista di Roma, all'imbrunire di una giornata tersa, che fa sembrare anche gli stormi di storni poetici ed evocativi.
La sera è per F.I.S.H. in Via dei Serpenti: dopo uno spaghetto con cernia e bottarga, si tenta di mangiare il sushi con scarsi risultati per Lucia (riconosco che non è un cibo per tutti) ed ottimi per me che, con notevole perizia per uno che non sa usare le bacchette, si sbafa due porzioni e tre quarti di pesce e riso. Figataaaa!
Lunedì 8 è una tristezza dover fare i bagagli... ma è lenita dalla visita approfondita del Colosseo, dei Fori Imperiali e del colle Palatino, dove gli Augusti romani avevano eretto le loro domus: splendide sono la domus aureliana, la domus flavia ed i vari templi che disseminano il percorso lungo la via Sacra (il tempio delle vestali, la basilica di Costantino e Massenzio, il Tempio di Saturno, e potrei continuare).
A questo punto si torna sotto al Pantheon, per sbufalare un po' di cibo romano: antipasto che offriva carciofi fritti, polpette, mozzarelline di bufala, parmigianina di melanzane. A seguire tonnarelli cacio e pepe (il tonnarello è uno spaghetto alla chitarra un po' più grosso) deliziosi, tiramisù, caffèammazzacaffèlimoncello, rutto libero e notevoli sbandamenti causati da una bottiglia intera di Falanghina che è costata a Lucia quasi un mezzo stipendio.
Ultima vasca in centro, fino a Piazza Barberini, e poi ritorno in albergo e a casa.
Stanchi ma felici.
Roma merita, delle volte si va a cercare in giro quello che si ha in casa... consigliatissimo a tutti. Se volete indirizzi, numeri di telefono o consigli, fatevi pure avanti!
Sfruttando il ponte dell'immacolata, con l'arrivo "notturno" in capitale il 5, ci siamo potuti godere tre giorni di puro nutrimento per i nostri spiriti, le nostre immaginazioni e culture. Già, perché Roma fondamentalmente è una città fantastica, evocativa, suggestiva e romantica, quindi non tralascia nulla di tutto ciò di cui si potrebbe aver bisogno in una grande città!
Dopo una colazione luculliana in terrazza panoramica (ancora complimenti alla mia "consorte" per la scelta dell'albergo, non avrei potuto fare di meglio) 

E, come se non bastasse, alla fine dei Fori il "dolcetto" conclusivo sono due capolavori di arte romana come il Colosseo (pardon: Anfiteatro Flavio) e l'Arco di Costantino, che suggellano il colle Palatino, i Fori Imperiali, e la nostra giornata.


Domenica 7 è il giorno del viaggio all'estero... ovviamente parliamo della Città del Vaticano.
L'ingresso in Piazza S. Pietro è qualcosa di colossale, di magnifico, e la folla che sta lì ad attendere la benedizione papale è una sottolineatura che ciò che succede in quel chilometro quadrato non ha a che fare solo con porfido, marmo e granito...

Una mattinata (incluse anche le tombe dei papi e di San Pietro stesso) è doverosa. Escludendo, ovviamente, Cappella Sistina, musei vaticani, cupola della cattedrale e altre "quisquilie"... che verranno sicuramente visitati al nostro ritorno a Roma.
Ora una passeggiata lungo Via della Conciliazione e un'insalata (con un chilometro verticale di Coca, vero amore?!)

La sera è per F.I.S.H. in Via dei Serpenti: dopo uno spaghetto con cernia e bottarga, si tenta di mangiare il sushi con scarsi risultati per Lucia (riconosco che non è un cibo per tutti) ed ottimi per me che, con notevole perizia per uno che non sa usare le bacchette, si sbafa due porzioni e tre quarti di pesce e riso. Figataaaa!
Lunedì 8 è una tristezza dover fare i bagagli... ma è lenita dalla visita approfondita del Colosseo, dei Fori Imperiali e del colle Palatino, dove gli Augusti romani avevano eretto le loro domus: splendide sono la domus aureliana, la domus flavia ed i vari templi che disseminano il percorso lungo la via Sacra (il tempio delle vestali, la basilica di Costantino e Massenzio, il Tempio di Saturno, e potrei continuare).
A questo punto si torna sotto al Pantheon, per sbufalare un po' di cibo romano: antipasto che offriva carciofi fritti, polpette, mozzarelline di bufala, parmigianina di melanzane. A seguire tonnarelli cacio e pepe (il tonnarello è uno spaghetto alla chitarra un po' più grosso) deliziosi, tiramisù, caffèammazzacaffèlimoncello, rutto libero e notevoli sbandamenti causati da una bottiglia intera di Falanghina che è costata a Lucia quasi un mezzo stipendio.
Ultima vasca in centro, fino a Piazza Barberini, e poi ritorno in albergo e a casa.
Stanchi ma felici.
Roma merita, delle volte si va a cercare in giro quello che si ha in casa... consigliatissimo a tutti. Se volete indirizzi, numeri di telefono o consigli, fatevi pure avanti!
Commenti
unici nei (e uno già te lo avevo anticipato)
hard rock cafè.... un po' stonato rispetto alla vacanza 100% romana
e NON aver visitato i musei vaticani con annessa cappella sistina... credimi, nulla da invidiare al louvre!
Tiz, la sera all'HRC (o quella al giapponese) sono stati colpi di vita, anche se credo che non mangerei romano 7 giorni su 7, come non mangio romagnolo 7 su 7 stando qua. Mi piace variare, e comunque avrò tempo per rifarmi! I musei vaticani non scappano. Avremmo in realtà dovuto andarci sabato, perchè domenica e lunedì erano chiusi. Però credimi, per esperienza, tarpare la felicità di vedere una città meravigliosa infilandosi dentro un museo, per quanto meraviglioso sia, poi ti maldispone per il resto della vacanza... ci torneremo, e con piacere visiteremo molte delle cose che ci mancano (ad esempio i musei capitolini, quelli in palazzo venezia...).
E io chi sono?? figlia di nessuno?!?!
Ragazzi avete omesso un particolare leggermente ENORME da dire alla vostra Sarina??!??????
Marito?????
Quando?????
Non voglio essere sempre l'ultima a sapere le cose eh!!!!!
Baci
avete fatto proprio bene!
bravi