Il punto sulla Serie A

Amici della sabongia melliflua, bentornati all'appuntamento settimanale con il punto sul campionato di calcio più invidiato a nord del circolo polare artico, la Serie A.
Abbiamo tanta ciccia al fuoco quest'oggi, quindi direi di passarci sopra una spennellata di olio e cuocere a fuoco vivo, sempre che non vi finisca la bombola del barbecue come a mio babbo oggi.

Il sabato, oltre che essere stato ideato dai romani per celebrare Saturno e gozzovigliare come porci (un po' come noi oggi, insomma), è il giorno dedicato agli anticipi. Il primo ha raccolto più di due miliardi di persone davanti allo schermo, 95 emittenti collegate, persino la telecronaca di Tonino Carino eccezionalmente non da Ascoli: stiamo parlando del match dell'anno, Bologna-Torino. Il Toro col neo allenatore Novellino (di nome, non di fatto, anche se non sembra) riesce nella non facile impresa di chiudere il primo tempo in vantaggio. Poi, ricordandosi di essere un allenatore mediocre, fa di tutto per perdere la partita e con notevole perizia ci riesce. Dall'altra parte il burbero Mihajlovic pare che all'intervallo abbia sostituito il tè caldo di Caressa con una mistura di pappa reale, propoli, cocaina e saliva di Aldo Biscardi. Di Vaio, un po' come Obelix, cade nel pentolone della mistura, e quando torna in campo ne fa tre, regalando al Bologna un roboante 5-2 sulla vacchetta granata.
L'altro anticipo è Napoli-Lecce. Gli azzurri di Reja si allenano e prendono a pallonate i giallorossi, imponendosi per 3 pallette a 0. Lavezzi in questa partita stranamente non segna, non fa segnare, ma quando ha la palla tra i piedi ti aspetti sempre che dica Sim Sala Bim e lo faccia sparire. Pare che a Napoli vogliano riesumare la sacra maglia numero 10, che fu di Diego Armando Maradona, per El Pocho (il fulmine), speriamo che non riesumino anche i festini a base di cocaina e smandrappate con Caniggia e Carnevale.

Ma veniamo alla domenica e alla partita di pallo-o-o-o-neee perché perché u-una volta non ci porti pure me, e vaffancuore a Rita Pavone.
La Fiorentina con i soliti Mutu e Gilardino vince per 2-0 contro il Catania di Zenga. Che a fine partita rivela: "Della partita sbatecaz, sono solo contento che mi abbiano rinnovato il contratto fino al 2010 così avrò più tempo per insultare Varriale".
Genoa e Atalanta danno vita ad un match vibrante, così vibrante che le tribune sembravano il Tagadà, e la Durex ha chiesto una parte dei diritti sui biglietti. Floccari segna un bel goal per gli orobici, poi la partita diventa un simpatico rosario di mazzate e ci sono tre espulsioni. In 10 contro 9 il Genoa acciuffa il pareggio con Sculli, che nel frattempo ha ritrovato Mulder in una comune aliena, mentre pippava sostanze di dubbia origine.
L'Inter vince 4-2 col Chievo e francamente ci si domanda come possa una squadra che sta attualmente giocando il peggior calcio del campionato, a parte qualche sprazzo e qualche individualità, continuare a vincere e a schiacciare tutto. Ce lo si domanda, ma poi la risposta latita e Mourinho sbatecaz e continua a inanellare successi. C'è da dire che questo Chievo è una delle peggiori squadre mai capitate sul pianeta, credo che nemmeno la Sambenedettese dell'84 fosse paragonabile alla banda di Verona. Ma riesce nell'impresa di rimontare 2 gol ai nerazzurri, prima di crollare poi nel finale sotto le scudisciate di Ibra-cadabra-himovic. Ad ogni modo alla Pinetina (si pronuncia Pinetàina) tiene banco la questione Adriano: Mourinho gli dà il benservito, perchè ha detto che tra lui e un bracco non si sa chi sniffi di più. Moratti nel frattempo confessa che "ho già ricevuto un'offerta per il cartellino di Adriano: è della Heineken".
Il Palermo vince 2-0 col Siena, ma francamente a quanti di noi potrebbe fregare una mazza? Sarebbe come dire: sapete per caso quant'è finita AZ Alkmaar contro Twente Enshede? (io sì perchè prima ho visto Eurogoals su Eurosport) Comunque Zamparini 'sto giro fa il figo e non esonera nessun allenatore (rischiando peraltro di destabilizzare il gruppo, che oramai è abituato ad addormentarsi con un mister, e svegliarsi con un altro).
Reggina e Sampdoria fanno 0 a 2. Lippi apre le porte a Cassano: "non deve disperare per la nazionale. Lo chiamerò sicuramente. Deve soltanto perdere 15 chili, imparare a coniugare i verbi, smettere di guzzare con tutte le donne che gli girano attorno, asfaltarsi la faccia e togliersi i tatuaggi. E poi non mi si dica che non concedo seconde chances!"
La Roma fatica contro il Cagliari. Passa con Totti, poi gli isolani fanno 1-1. E qui Bruno Conti, vecchia bandiera della Roma, scatta dalla panchina e sbotta: "chi cazzo è quel figlio di puttana del Cagliari che ha segnato?!?" Ahò, Bruno.... ER FIGLIO TUO DANIELE, 'TACCI TUA!!! Addirittura la Roma viene colpita da Jeda (1-2), prima di reagire con Perrotta (2-2) e Vucinic (3-2). Quest'ultimo, noto ex circense, nell'esultanza del goal si toglie la maglia (e sotto ne aveva un'altra uguale, senza nome e numero) ed anche i pantaloncini, andando sotto la curva sud mezzo biotto con la fava ballonzolante. L'arbitro lo ammonisce e mi pare il minimo...
Udinese e Lazio giocano due partite. Nella prima, scende in campo l'Udinese che rifila 3 sbarlucche ai biancazzurri. Nella seconda, Zarate e compagni inventano la rimonta del secolo, pareggiando i conti per il 3 a 3 finale. Domanda: ma se l'Udinese non vince quando chiude la prima frazione per 3 a 0, come può sperare di andare in Champions?
Capitolo a parte andrebbe per l'ultima partita della giornata: Juventus-Milan, finito in radicchio per i rossoneri, visto il 4-2 finale per la Juve. Mai in partita, con una difesa raffazzonata, il Milan subisce il pressing asfissiante dei bianconeri e lascia ai suoi "avanti" di far quello che vogliono. Amauri, che aveva dichiarato di voler far gol in rovesciata, in realtà ne fa due per lo più "normali", ma a noi juventini sbatecaz, basta che si porti a casa lo scalpo.
A Galliani ricrescono i capelli per la rabbia, ma secondo me a casa Milan, non si deve badare troppo a questa partita, ma all'economia di un campionato da 40 partite.
E in ogni caso, sbatecaz, tre punti importanti sono arrivati... quanto al resto (bel gioco, divertimento...) è stato un piacevole surplus del quale difficilmente ci stancheremo.