Gp2: Silverstone (GB), quarto GP del mondiale 1952

Bentornati amici "virtualmente" sportivi e appassionati di Formula 1, eccoci nel vivo del campionato mondiale 1952. Quattro gare concluse, tre gare davanti. E se vi aspettavate una gara noiosa e monotona... beh, leggete oltre!

PRESENTAZIONE - Squadra che vince non si cambia, per la Ferrari: Ascari, Taruffi e Villoresi, più due privati d'eccezione, Rosier e Witehead. La Gordini schiera il trio Manzon-Bira-Trintignant oramai storici, anche se l'esclusione di Behra quarto in classifica mondiale appare incomprensibile, mentre la Maserati continua l'impegno (si fa per dire) tramite Enrico Platé e la sua scuderia (Schell e De Graffenried) e i simpatici Bandeirantes Cantoni e Bianco. In inghilterra è logico aspettarsi una muta di piloti e team inglesi: ed infatti non si fanno attendere, schierando 5 scuderie (l'esordiente Connaught, la HWM, la Cooper, la ERA e la Frazer-Nash) e complessivamente 12 piloti su 26, costituendo il contingente più numeroso nella storia della F1 finora. Il pronostico è sempre lo stesso: Ferrari uno, due e tre.

PROVE - Ferrari da paura. Pole di Ascari, e fino al 5° sono tutte rosse! Ma ad impressionare , paradossalmente, è la Maserati A6GCM spinta dal suo 6 cilindri, che ottiene un lusinghiero 6° e 8° posto. Venti di cambiamento?

GARA - La partenza non sconvolge le carte in tavola, tanto che all'8° giro si sono più o meno mantenute le posizioni: Ascari, Farina, Taruffi, Rosier e Bianco. Quest'ultimo continua a stupire, quando salta Rosier attorno al 16° giro! La prima delle sorprese di questa gara arriva due giri dopo: Ascari, forse rilassatosi troppo, allunga la Copse e si ritrova ad inseguire Farina a 4 secondi: qui compie un'impresa a dir poco stratosferica, dato che solo un giro e mezzo più tardi riscavalca il compagno di squadra!
Al primo pit stop Bianco e Rosier si fermano contemporaneamente, e ripartono 6° e 7°. Al 30° giro si ferma Ascari, che riparte a 19" da Farina, e davanti a Taruffi di 10". Si fermano anche Whitehead e Manzon, facendo riprendere a Bianco e Rosier le loro posizioni, ma proprio Bianco al 33° giro deve arrendersi ad una sospensione, e ritirarsi dalla gara.
Al 35° giro, metà gara, succede il finimondo: Ascari tampona un'auto e deve fermarsi ai box, proprio mentre lo fa Farina. Quando ripartono, Farina ha una vantaggio a dir poco ingente: 16", con Taruffi primo ma che deve ancora fermarsi. Al 39° giro effettua il pit stop, ma poi torna dentro un giro dopo (c'è qualcosa che non va, evidentemente) e si ferma definitivamente dopo altri 4 chilometri, dopo essere uscito di pista a causa dell'instabilità della sua auto. Ascari intanto è a soli 5" da Farina, mentre Manzon - in quel momento 6° - si ritira. Terzo colpo di scena "Ascariano": il motore ha dei problemi. Il distacco da Farina sale fino a 42", ma l'importante è portare a casa l'auto! Ascari si ferma ancora ai box per precauzione, ha in effetti un giro di vantaggio su Whitehead in 3^ posizione, ma così facendo viene doppiato da Farina. Poco male: Farina vince il Gran Premio di Gran Bretagna, quinto centro personale, Ascari rafforza la sua leadership in classifica con i 6 punti della seconda piazza e Whitehead fa contenti gli albionici che vedono per la prima volta un inglese sul podio.

Farina commenta così nel dopogara: "E' stata una gara difficile dal punto di vista psicologico finchè Ascari non ha avuto un problema all'auto. E' stato bello tornare alla vittoria dopo 7 gran premi, e per il mondiale non è ancora detta l'ultima parola!"
Ascari, invece, dice: "Passi il problema al motore, quello ci può stare. Ma i due cali di concentrazione in occasione del "lungo" e del tamponamento sono una cosa che mi rimprovero, e forse se non avessi tamponato i problemi al motore non sarebbero sorti. Ho comunque 9 punti su Taruffi che quest'oggi non ne ha presi, dunque mi ritengo soddisfatto."


Come già detto, l'assenza di Behra e il 4° posto di Rosier fanno il sorpasso in classifica, mentre Farina torna nella parte di classifica che più gli si confà: quella alta.
E ora tra 15 giorni c'è la Germania: quali sorprese ci riserverà la pista teutonica?

Commenti

tito ha detto…
e grande ascari!
devo essere onesto?
i due errori lo hanno reso più "umano" e più "simpatico".
se diventava lo schumacher degli anni '50 poteva risultare noioso il proseguio di un campionato già fin troppo prevedibile!
poi, per carità, ha dimostrato doti da campione del mondo quale è e quale, spero, riconfermerà di essere!
quindi ottimo lavoro ancora una volta e: EVIVA LA FERARIII