Black Star 1 - Gabriele 0

Chi ben comincia, è a metà dell'opera, si dice di solito.
Beh io oggi ho cominciato ad andare in palestra, per vedere di buttare giù un po' a breve quel triceratopo che mi sta aggrappato alla panza.
Era un tantino che non mi muovevo, fatto salvo il mio ultimo anno di piscina che però quand'è alla fine o nuoti 4 ore al giorno, oppure ti serve solo per sguazzare un po' e basta. Era un po', dicevo, che non facevo un po' di sano sforzo fisico e un po' vuoi perchè dovevo, vuoi perchè lo sentivo, ero carichissimo.
Ci ha pensato il mio istruttore, Maurizio, a scaricarmi subito. 20 minuti di corsa, 90 addominali, 40 minuti di workout total body (veramente total) a ritmo "sempre uno più di te", e per finire 10 minuti di step ellittico (quello tipo "sci di fondo"). Risultato? Minchia, sono spaccato. E pensare che inizialmente lo ritenevo un allenamento blando...
Ma tutto questo perchè lo dico?
Per fare informazione, come al solito. Stanotte parliamo dell'Acido Lattico.
Il tanto vituperato acido lattico è quella sostanza che conferisce al latte vecchio il caratteristico gusto acido, ma è anche un sottoprodotto dell'attività anaerobica (cioè: senza ossigeno, in "affanno" da sforzo) dei muscoli, a seguito di uno sforzo fisico: da questi ultimi, esso si riversa nel sangue, attraverso il quale raggiunge cuore, fegato e muscoli inattivi, dove viene riconvertito in glucosio. Tuttavia, durante un esercizio fisico intenso e prolungato, può accadere che i muscoli producano, nel tempo, più acido lattico di quanto gli organi sopra detti ed i restanti muscoli inattivi riescano a metabolizzare: in questo caso, il livello di acido lattico nel sangue aumenta fino al punto in cui non è più possibile smaltirlo a livello muscolare: ecco che si presentano i noti effetti di affaticamento e successiva incapacità locale allo sforzo, talvolta accompagnati da bruciore.
Ma attenzione! E qui si sfata un mito. Per via del suo ciclo metabolico, una volta che il muscolo ha ripreso la sua normale attività aerobica (cioè: con ossigeno, ovvero col muscolo a riposo), l'acido lattico viene eliminato rapidamente nel giro di pochi minuti, tutt'al più entro un'ora circa dall'attività fisica. I sintomi da presenza di acido lattico, pertanto, non sono assolutamente da confondere con quelli da indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata, i cui effetti colpiscono solo i muscoli scheletrici, e che solitamente si palesano tra le 12 e le 24 ore circa dallo sforzo fisico intenso, raggiungendo il culmine tra il secondo ed il terzo giorno successivo all'allenamento, e perdurando anche per 5-6 giorni consecutivi.
Povero acido lattico, insomma: a lui sono stati attribuiti mali ed indolenzimenti di cui non era minimamente responsabile...

Commenti

tito ha detto…
grande!
tutti in palestra!
io in realtà sta settimana tra calcio, calcetto e fiera a rimini sono andato solo una volta!
ma da domani mi rifaccio...
e ammetto che mi manca e i risultati sul campo si vedono eccome!
bella la storia dell'acido lattico!
ero ignorantissimo al riguardo, pensavo durasse di più, ma effettivamente avevo notato che se tornavo ad allenarmi il giorno dopo uno sforzo non avevo crampi o robe simili, per cui avevo dedotto che indolenzimenti vari fossero di altra natura!
Anonimo ha detto…
pillole di saggezza quotidiana!!
grazie mille gabry..
a proposito..anche io ho iniziato la pale...ma e' duuuuuuurisssssssimaaaaaaaaaa!!!
:-(
Gabriele ha detto…
dai che ce la fai! (nd Morandi)