Metallica - Death Magnetic (2008)

ATTENZIONE: POST PER CULTORI DELL'HEAVY-METAL.
ASTENERSI PERDITEMPO.
Ci siamo. E' uscito, dopo 5 anni, il nuovo album degli inossidabili Metallica, mostri del metal nonché mia band preferita da sempre. Dopo i dubbiosi Load e Reload, dopo l'orripilante St. Anger, sentiamo un po' cosa ci preparano i ragazzi di Frisco. Il cd va sul lettore, ed è la prima volta per me. Il mio commento sarà in diretta!
1. That was just your life - vacca boia, ma fanno sul serio! Pompano come dei matti nonostante l'età! Lars Ulrich è al meglio della forma: cambi di tempo, triple rullate e chi più ne ha ne metta. James, col suo modo potente e muscolare di suonare, è fantastico, e la sua voce è migliorata sempre di più da Load in qua. Qui tocca vette espressive ottime. Kirk, il beneamato lead guitarist, è tornato con gli assoli! Caz erano dieci anni che li aspettavamo: non ha perso smalto... Il bassista è nuovo: Robert Trujillo. Un grande, non fosse altro per il fatto che suona il basso con le dita, a ritmi serrati, come il compianto Cliff Burton!
2. The end of the line - mi è piaciuta un filino di meno della prima, ma con sound, potenza, headbanging e quintessenza metal ci siamo. Vuoi vedere che sono davvero tornati a livello?
3. Broken, Beat & Scarred - hmm... inizio travolgente. Ottimo riff, dopo l'introduzione. Senti il basso come segue! Cazzo non riesco a star fermo con la testa! Al ritornello non ce la faccio: salto in piedi con un'immaginaria chitarra in mano, e inizio a suonare, come quando avevo 12 anni! Bridge dal riff devastante e poi senti che monta, lo SAI che arriva, ci DEVE essere, lo aspettiamo... eccolo è l'assolo! Ed è... sono senza parole! Fantastico!
4. The day that never comes - (video su http://it.youtube.com/watch?v=Mlahvvymkxcok, questa è una ballad: l'ipnotico giro di chitarra mi ricorda moltissimo Fade to Black, una delle mie preferite... speriamo bene! Non delude, non delude. Magari non è fantastica, oppure memorabile, ma è anche il primo ascolto e sono troppo affamato di Metallica per essere lucido.
Ohi e questo? Dopo 5 minuti parte di colpo con un riff quasi disturbante da quanto è potente! Ma cos'è, la figlia di One? Figata...
5. All nightmare long - Pazienza 30 secondi e poi... uaaaah, ma questi hanno davvero 40 anni? Non c'è niente di paragonabile in commercio oggi. Sono veloci, dannatamente veloci: ma come cavolo fanno a far volare così in fretta le mani sulle corde? Non li sentivo così incazzati da Whiplash! E 'sto assolo? Basta, al prossimo concerto si va, costi quel che costi. Dal vivo questa spaccherà di brutto. Sentiliiiii! Son sudato come se stessi suonando io.
6. Cyanide - Bum-bum-bum-waah-waah-waah! Bell'inizio (ok, sembro idiota, ma quando aspetti per 5 anni 72 minuti di musica, forse lo sei proprio). Il ritornello non è dei miei preferiti come cantato e suonato, ma ci siamo comunque, qui quando qualcosa è brutto è comunque la produzione migliore negli ultimi 16 anni. E non è poco. "Cyanide, leaving death inside..." Scusate, già la canto. Passaggino soft... e subito rientro nei ranghi. Assolo? No, passaggino soft-bis. Ecco un accenno di assolo a curvatura (cioè tutte note strisciate e connesse l'una all'altra) e poi uno convenzionale in due parti: sfondo duro... e sfondo duro e veloce. Ma quanti movimenti ha sto pezzo, neanche la Primavera di Vivaldi! Tecnicamente mostruosi.
7. The Unforgiven III - Ok, il titolo è una cagata. Già avevo storto il naso per The Unforgiven II, e avevo mandato giù il rospo. Ma l'inizio a pianoforte, violini e ottoni è qualcosa di shockante! Ricorda una sessione di S&M. E poi arriva James, e compari. Che fosse un'altra ballad, già si capiva dal titolo. Beh, mica tanto! Sono arrivati gli amplificatori. Diciamo che è in linea con il secondo capitolo, ma di certo l'originale, la prima, è inarrivabile. La sufficienza ce l'ha piena, comunque. Dai che mancano 23 minuti. Spaccatemi ancora.
8. The Judas kiss - POMPA! E si riprende a sbattere la testa! Riff strano, ma valido. Ooh, ecco, ci siamo, è partita "normale". A un minuto di intro ha cambiato tempo e riff 4 volte: che classe... Tra l'altro noto adesso con piacere che il sound è una via di mezzo tra quello vecchio pre-Load, e l'ultimo duro-ma-non-troppo di St. Anger, ma senza l'odioso rullante di Lars teso a balestra, che ogni volta che colpiva con la bacchetta faceva un clamoroso "sdennng".
Ci sono ancora, ma sono ammaliato. Cambi di ritmo, bumm'ammano, tricchebballacche. C'è tutto. Ma domanda: sto album non cala mai di ritmo?
9. Suicide & Redemption - Che inizio strano! E poi eccoci, sembra quasi che abbiano condensato tutta la loro rabbia in questo album. Questa è una mid-tempo con una buona sottolineatura di chitarra: un classico (intanto leggo: Rolling Stone, l'autorevole rivista americana, vota Death Magnetic con un lusinghiero 4 stelle su 5, gli utenti salgono addirittura a 4,5). Ma siamo a 3:20 e James ancora non canta? Cos'è, uno strumentale? Bello però! Dura 10 minuti, ma sembra passare in un lampo. Che assoluta figata!
10. My Apocalypse - Questa è la dimostrazione di come i Metallica imparino dai propri errori: prendono lo stesso riff base di Sweet Amber, lo rivoltano come un calzino, e ci costruiscono sopra un pezzo che riassume tutto l'album: ossessione per la velocità, la potenza dei riff e del cantato.
Finito.
[respiro]
Grazie a Rick Rubin. Ha rimpiazzato Bob Rock come produttore (che a parte il Black Album, poco ha tirato fuori dal quartetto), e ha semplicemente fatto brutto. I fan sono impazziti, c'è un hype incredibile sull'album. Le recensioni non possono che essere positive.
Questa volta è vero.
SONO TORNATI!

Commenti

tito ha detto…
e credo che uno come rick rubin dietro sia FONDAMENTALE!
il suo suono potente nei system of a down, l'accentuata musicalità nei red hot chili peppers, buon vecchio metal al tempo degli slayer, pochi artifici con rage against the machine e audioslave...
insomma, un mostro con i mostri!!!
ci stava!
Anonimo ha detto…
gran bella canzone,manca però la batteria di 15 anni fa e il suono di quel periodo.dal vivo spaccano ancora,ma con questo nuovo suono le vecchie canzoni perdono molto.nel 1991 col Black Album s'è chiusa la loro era.
Gabriele ha detto…
molte delle critiche ricevute, infatti, parlano di uno spento Lars. Francamente, non mi pare che negli album studio fosse mai stato particolarmente incisivo: lui è dal vivo che diventa un animale!
Il "Black Album" ha chiuso un'era, ma ricordo che allora si disse lo stesso alla sua uscita, e che la loro era si fosse chiusa con "...and justice for all"... o non siamo mai contenti, o lo siamo troppo!

Comunque più lo ascolto più lo trovo degno di riprendere il filo del discorso 17 anni dopo.