Di ritorno!

Ciao a tutti amici!

Siamo tornati, con le gambe a pezzi, ma siamo tornati. Una tre giorni non proprio riposante, ma almeno molto interessante dal punto di vista paesaggistico e culturale. Un breve riassunto dei giorni trascorsi in quel di Toscana:

sabato - arrivati al fantastico agriturismo che vedete in foto, il "Podere Pian De' Cortini" (www.piandecortini.it, consigliatissimo sia per il trattamento, che per ospitalità, prezzo, e pure per i cinghiali selvatici che venivano a mangiare lì la sera) siamo subito ripartiti alla volta di Arezzo. Dopo una fiorentina da un chilo, e una boccia di Chianti, abbiamo visto (si fa per dire) alcune delle cose più belle della toscanità due-trecentesca: Piazza Grande, San Francesco con gli affreschi di Piero della Francesca, il Duomo, la Pieve, le Logge Vasari... dopodichè rientro in agriturismo, bagno in piscina (per me), cagona (per me, derivato dal bagno in piscina di cui sopra) e riposo.

domenica - colazione con molto comodo, alle 12. Poi giretto turistico passando in mezzo alla foresta casentinese, davanti a Camaldoli, alla volta di Poppi (bellissimo il Castello, che troneggia sulla piana di Campaldino sede della famosa battaglia omonima l'11 giugno 1289 tra ghibellini aretini e guelfi fiorentini, che in prima linea schierarono tra l'altro un certo Alighieri... vi dice nulla?) ed infine il castello di Romena con Pieve annessa (francamente entrambi evitabili, dato che uno è diroccato e l'altra minuscola).

lunedì - colazione con comodo, ma meno del giorno prima. Oggi si va a La Verna, eremo e monastero che traspira pace, serenità e francescanesimo (si dice?). Nonchè primo luogo di santità per San Francesco, e luogo di morte di Sant'Antonio. E per chi non crede, varrebbe la pena solo vedere le formelle in terracotta smaltata dei vari Della Robbia, che sono veri e propri capolavori del genere. E poi ritorno "in patria".

Ora sono a casa, dopo una giornata al mare con la mia malaticcia fidanzata, e domani inizierò a buttarmi a pesce sul catalogo della nuova ditta, e su alcune cosucce che sento di dover ripassare prima di cimentarmi nel nuovo lavoro.