
Avevo iniziato con un bel logo della mia ex-ditta, e con un post "morbido". Poi si è fatto pesante, è diventato uno j'accuse alla Zola, e ho preferito eliminare i riferimenti diretti. Nel blog, la ditta non viene mai citata - che nessuno venga a spaccare le palle per diffamazione. E scrivo anche in piccolo, perchè il post è lungo.
Vi parlo dei miei due anni nel mio ex-ufficio.
Due anni in cui ho avuto modo di imparare le dinamiche di un ufficio commerciale, io che avevo solo lavorato negli alberghi prima di quel momento. Due anni in cui ho avuto modo di conoscere un mondo, quello delle barche a vela, pieno di persone - anzi no, di personaggi controversi, a volte simpatici, a volte insopportabilmente altezzosi, a volte molto umani e purtroppo altre volte inumanamente stronzi.
Ho conosciuto cosa vuol dire lavorare con il mondo: la precisione tedesca (anche se non sempre, coi pagamenti...), i lunghi tira-e-molla con i turchi, l'approssimazione dei croati, la guasconeria degli olandesi, la puzza sotto al naso dei francesi, il calore degli spagnoli, le litigate con gli antipodi (Australia, Nuova zelanda)... e mi fermo, perchè potrei andare avanti ore a raccontare.
Ho conosciuto la vita da "fiera estera", che da tante persone mi viene invidiata: eh, ma tu giri il mondo! Credetemi, a me piace viaggiare. Ma quando i posti in cui vai, li vedi dal finestrino del taxi... quello non è viaggiare. E infatti, mica volevo - o credevo - che fosse un viaggio di piacere: ci mancherebbe. Ma non condivido una virgola di chi dice che andare in fiera è bello. Formativo, certo. Stancante, sicuro. Gratificante, a volte. Opprimente, altre. Ma "bello perchè si viaggia"... no di certo!
Ho conosciuto i colleghi, i capi, i referenti. Alcuni ottimi, e credo che rimarremo in qualche modo legati. Altri buoni. Solo con un paio di essi (guarda caso: i "capi") non ho proprio legato: ma è chiaro, non si può andare bene a tutti. E' così fin dalle scuole, per qualcuno sei un dio, per qualcun altro sei sterco di mucca. E quando queste persone si sono fatte - per loro stessa ammissione - "provocatorie" per suscitare le mie reazioni, le hanno trovate. Solo che, poi, non gli andavano bene.
Frusta il mulo, che tira di più! ...c'è modo e modo di frustare. QUEL frustare, al mulo, l'ha fatto andare fuori carreggiata. Mai neanche una carotina all'orizzonte, di gratificazione! E non mi si venga a dire che il telefono (della ditta), la carta di credito (della ditta), il computer (della ditta) dati AL SOLO SCOPO DI LAVORARE MEGLIO (e di più) siano una "gratificazione"! Non mi importa del telefono o della carta di credito, mica posso usarle per me! E il computer, bello sforzo... su cosa lavoro, sul pallottoliere? Sull'abaco? Invece, 200 euro in più in busta avrebbero fatto molto meglio di tutto questo.
Oppure un "bravo" ogni tanto, giuro, mi sarei accontentato. Le chiamano gratificazioni, e sono l'opposto delle frustrazioni. Invece:
- se Gabriele dice qualcosa di giusto, è "ovvio", oppure nel modo sgarbato in cui i romagnoli sono tanto maestri "beh, al saveva enca me!" (beh, lo sapevo anch'io)
- se Gabriele dice qualcosa di sbagliato apriti cielo: si va dal "sei connesso?", allo "svegliati", al "devo ricordarmi tutto io".
Gratificazioni, si, come no. Come quando prima ti dicono che hai autonomia nel tuo lavoro, e poi invece ti dicono persino come devi organizzarti la scrivania. Nei cassetti ci metti questo e questo. Hai lo schedario dietro, ci tieni questo e questo. E tu azzardi un ma... io veramente mi organizzerei meglio così e così... NOOO! Che cazzo dirai mai!
E vi ricordo che per un apprendista qual ero, dire cose sbagliate, inesatte o incomplete, è all'ordine del giorno! Soprattutto perchè loro credono che tu impari per osmosi, solo guardando. Come per magia! Cazzo, e chi sono io, pensa se mi sedevo di fianco ai miei professori a scuola, avrei avuto tutti 10! Oppure, basta guardare come fa un muratore a tirar su una casa: la volta dopo TUTTI noi saremmo in grado di rifarlo, no? SI NOTA L'IRONIA, PORCA PUTTANA??? E invece no, ho fatto due corsi per apprendista, uno di EXCEL, l'altro di EXCEL-WORD-POWERPOINT. Che io so usare, con immodestia, molto bene già da circa 10 anni. Beh, corsi molto utili.
Ah, ma forse avrei potuto prendere la patente nautica! La pagava la ditta. Gabriele, coglione, perchè non l'hai fatto? Perchè mi è stato detto che la dovevo prendere il sabato! Nel mio tempo libero! Così come nel mio tempo libero avrei dovuto leggermi pubblicazioni, libri, interessarmi all'argomento... così come sarei dovuto andare in giro per il mondo a comando, toh Gabriele prendi e vai, stai via una settimana, poi torni, poi vai via due giorni, poi ritorni... allora DOPO ti diamo l'aumento. Forse.
Ora, scusate lo sfogo. Io ho senz'altro fatto i miei errori, tra cui usare le risorse della ditta per scrivere sul blog (che è stato il casus belli, ma solo i ciechi non capivano che la misura era colma da entrambe le parti già da un po'). Chi mi conosce da una vita, o chi mi conosce bene, sa che ho portato pazienza per molto tempo, che ho tenuto a freno la lingua, che sanguigno come sono ho fatto un bello sforzo. Non voglio giustificare i miei errori: ma chiunque fosse stato spremuto così dalla sua ditta, come minimo ne avrebbe usato le risorse a suo uso e consumo. Sì ho scritto sul blog in orario di lavoro. Sì ho scaricato eMule, e con quello ci ho scaricato anche un po' di musica. Sì, avevo installato Office 2007 pirata, e poi l'ho dovuto togliere. E allora?
Sono anche quello che dopo un mese che era lì, ha fatto le 2 di notte in ditta a tradurre pagine di catalogo. Sono anche quello che non si lamentava come avrebbe fatto qualunque essere umano quando tornavo a casa due ore dopo perchè al signorino non piaceva la tabella, e qui mettici la riga doppia, e qui fallo più scuro, e poi no, mi piaceva di più com'era prima. Sono anche quello che si sentiva dire alle 11 "ho un lavoro urgente da fare, dopo te lo do" e puntualmente sulla mia scrivania arrivava alle 18.25, e se dicevi che dovevi andare a casa dopo 5 minuti, suscitavi sguardi fulminanti e musi lunghi ...e sono anche quello che quando questo succedeva, rimaneva a finire il lavoro! 'fanculo. Stampati questo, adesso.
Basta, non ne ho più voglia. Io ho sbagliato, loro hanno sbagliato, noi abbiamo sbagliato, coloro essi loro quegli altri hanno sbagliato... sbat e caz.

Questi qui di fianco, Opera. Parole, poche. Fatti, molti. E' stato il primo colloquio che ho fatto, ci siamo piaciuti, ora l'8 settembre inizio con loro. E' un'azienda cazzutissima, ben organizzata, che morde sul freno. Io ho la carica giusta, e non farò gli errori che ho fatto. Compreso quello di farmi mettere i piedi in testa.
Dopotutto, se mi ha voluto la prima azienda che mi ha incontrato... varrò qualcosa, o no?
Commenti
tu vali molto di piu' di quel che pensi...e soprattutto di quello che pensano loro..
non se ne sono accorti ma lo scopriranno moooolto presto ne sono sicura!!
allora con il cuore in mano ti faccio UN IN BOCCA AL LUPO grande come una casa...ricordandoti quanto bene ti voglio!
tienimi aggiornata!
lo sapevano nella tua vecchia ditta, se ne sono accorti nella nuova, lo conferma chi ti conosce bene (e qui pecco di presunzione).
speriamo che adesso tu possa esprimere il tuo enorme potenziale al meglio delle tue possibilità.
ovviamente mentre io sul mio blog ragiono di Fantacalcio mi sembra immodesto mettermi qui a sentenziare su un fatto che conosco relativamente poco.
di certo mi fanno piacere le tue parole, perchè sono lo specchio del "si fa così".
tutti si lamentano. tutti.
nessuno reagisce. nessuno.
cazzo!
e se nessuno reagisce niente cambia!
e invece le cose sbagliate devono cambiare!
sono il supporter numero uno di chiunque abbia la forza e il coraggio di cambiare, cambiare in meglio, se possibile, ma cambiare, la vita è un enorme libro, i capitoli vanno chiusi e riaperti senza troppi rimpianti e con una grande voglia di non finire mai di scrivere.
insomma, la vita va domata, cavalcata, vissuta, non subita.
darsi da fare, sempre, per stare sempre meglio.
mirare alto non è da stupidi, accontentarsi è meschino!
mirare alto serve ad arrivare più in alto di dove siamo adesso.
magari non dove miriamo, ma più in alto di ora sicuramente!
e allora grande Gabry, questa tua decisione vale come 100 mondiali di ascari, vale come 100.000 visitatori sul blog, vale come una pagina bianca da riempire del tuo oro nella grande enciclopedia Galletti.
FORZA!
@ Tito: ho come l'impressione che nelle tue parole ci sia di più di quanto dici... ti ringrazio anche perchè il periodo che ho attraversato non è stato dei più felici e anzi, sono contento che tramite le pagine del blog ci sia qualcuno che possa esprimersi ed esprimere il suo affetto, o per lo meno la simpatia, nei miei confronti.
@ Alex: cercherò di fare il possibile... ma l'impossibile no, quello l'ho fatto già una volta e son stati casini. Al massimo ci sentiamo la sera! Tranqui e grazie.
ma leggere tra le righe può addirittura diventare impossibile, anche se a volte uno scrive qualcosa proprio perchè si legga tra le righe di ciò che scrive.
a gabry non sfuggono mai certi particolari.
bravo.
Cambiare richiede coraggio, ma non sai mai poi se il cambio sia per il meglio... più che coraggio, parlerei di incoscienza. Domare la vita, l'è un lavuràz.