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PRESENTAZIONE - Ormai non diciamo nulla di quanto non sia già stato detto: Ascari e Farina si giocano il tutto per tutto sulle ramblas di Barcellona. Entrambi punteranno a vincere la gara, e lasceranno i conti per dopo, se eventualmente serviranno. Mors tua vita mea, dicevano i latini: quanto è vero.
La Ferrari schiera i soliti quattro: Ascari, Taruffi, Gonzales e Villoresi. L'Alfa risponde con Farina, Fangio, Bonetto e De Graffenried. Ritorna la Maserati, con una schiera di privati tra cui tre piloti locali, segno di come la casa si sia disimpegnata dalla stagione 1951 per concentrarsi sul - ci dicono - nuovo e competitivo progetto per il 1952. Le francesi Talbot e Simca-Gordini viaggiano di conserva, schierando i soliti volti speranzosi di qualche briciola lasciata dagli otto là davanti. La BRM fa un ultimo tentativo col V16 schierando il solo Parnell.
PROVE - Tutti danno per scontata la solita pole di Fangio, unico pilota a trovare sempre e comunque il giro giusto, al momento giusto, con la grinta ed il talento che lo contraddistinguono. E invece eccoti spuntare l'outsider: senza neanche far troppa fatica, Ascari conquista la sua prima pole position qui dove conta di più, lasciandosi di molto indietro la coppia alfista di spicco - Fangio e Farina - e dando l'impressione che assisteremo ad una cavalcata in solitaria del ferrarista.
GARA - Alla partenza Ascari scatta benissimo, e il terzetto di testa rimane invariato. La gara è anche fin troppo monotona nelle prime battute, con Ascari che fa la lepre e Fangio e Farina dietro a schiumare di rabbia. Si giunge nella noia più totale al primo pit stop: neanche questo cambia le cose.
Rischia di cambiarle, e molto, certo signor Godia-Sales Chico, proprio di Barcellona, al giro numero 24: Ascari piomba come un missile nella sua scia, e si sposta a destra per sorpassarlo, quando Godia-Sales pensa proprio di spostarsi a destra per lasciarlo passare. Risultato, Ascari scarta e termina in testacoda, spegnendo l'auto e rischiando di perdere tutto. Riesce a ripartire soltanto dopo quasi un minuto, secondo a 20 secondi da Fangio e con Farina incollato alla coda! E' logico che il milanese sia ora nervoso, tant'è che dopo soli 2 giri Farina lo sorpassa con facilità irrisoria.
Tutto finito? Neanche per sogno. Ascari riorganizza le idee, e inizia a martellare giri veloci su giri veloci: al 30° giro si riprende la seconda piazza, e poi a cavallo del secondo pit stop è a ridosso di Fangio. Ma l'argentino non può nulla contro l'italiano che lo scavalca e se ne va ad un ritmo forsennato. Poco prima di tagliare il traguardo, Ascari si prende il lusso di doppiare Farina, che oramai viaggia di conserva, preda dei suoi rammarichi.
Ascari, su Ferrari, contrariamente a tutti i pronostici di inizio anno, è Campione del Mondo!
Classifica finale (prime posizioni)
1. Ascari (Ferrari - 31,5 punti)
2. Farina (Alfa Romeo - 28,5 punti)
3. Gonzales (Ferrari - 20 punti)
4. Fangio (Alfa Romeo - 19 punti)
5. Sanesi (Alfa Romeo - 12 punti)
6. Bonetto (Alfa Romeo - 11 punti)
7. Taruffi, Villoresi (Ferrari) e De Graffenried (Maserati e Alfa Romeo) a 5 punti.
ANTEPRIMA MONDIALE 1952
C'è una grande confusione attorno al regolamento tecnico della Formula 1 nel 1952.
E' stata inizialmente prevista all'inizio del 1951 una grande modifica, che è l'obbligo di utilizzare un motore atmosferico della cilindrata massima di 2500 cc. Ma proprio subito dopo l'ultima corsa del 1951, la FIA con molto imbarazzo ammette che questa nuova regola verrà fatta slittare al 1954.
Le maggiori case produttrici, impegnate nella progettazione delle vetture, si sono trovate così spiazzate in termini puramente finanziari, ed è apparso chiaro che nessuno avrebbe potuto pensare di preparare una nuova macchina per affrontare le stagioni immediate, a parte forse la Scuderia Ferrari. La soluzione che è stata quindi adottata è stata quella di far disputare il Campionato Mondiale Piloti con le vetture di Formula 2 per le stagioni 1952 e 1953.
A seguito di queste decisioni, l'Alfa Romeo, una compagnia finanziata dallo stato, decide di ritirarsi visto il rifiuto del governo italiano di concedere fondi per progettare la nuova vettura. Anche la Talbot-Lago intraprende la decisione di ritirarsi dalla Formula 1.
A breve una presentazione delle squadre che inizieranno questo primo di due campionati di transizione! Speriamo di non avervi annoiato finora.
Commenti
partiamo dal fondo...
sono stupito che succeda una schifezza simile che farà perdere denaro e fascino alla formula uno... peccato per l'alfa che comunque dava prestigio al belpaese, senza di lei sarà ancora più bello tifare FERRARI E ASCARI!
grandissimo il nostro beniamino, ci ha fatto saltare in piedi sulla poltrona con la pole il sabato e ci ha fatto morire di paura domenica durante quel doppiaggio!!!
per fortuna il circuito gli era congeniale e adesso stiamo addirittura festeggiando oltre al vincitore della gara, un CAMPIONE DEL MONDO!
BRAVISSIMO!
invito tutti a rileggersi i post di questa ricostruzione tutti d'un fiato, per capire quanto preziosa sia stata l'escalation del cavallino rampante e del fenomeno che la guida!
EVVAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII