
Oggi vorrei regalarvi due consigli musicali, un disco "oldie but goldie" e uno invece appena uscito, entrambi potenti come piacciono a me, e spero anche a voi.
Un po' di storia - Giunti all'apice del successo, con l'album Roots, la tribal-metal band brasiliana Sepultura (fondata dai fratelli Max e Igor Cavalera) attraversa una serie di eventi che li porta all'inesorabile declino. Su tutti, la morte, avvenuta nel 1996, di Dana Wells, il figliastro di Max (nato dal primo matrimonio della moglie Gloria), a pochi giorni dall'inizio del Monsters of Rock. Max, cantante e chitarrista, vera e propria anima dei Sepultura, e Gloria, sua moglie e manager della band, lasciarono il resto della band che dovette suonare per la prima volta in tre. Tornato dopo la tragedia, la band disse a Max che non avrebbe rinnovato il contratto con Gloria, che loro consideravano, in realtà, un impiccio per il loro lavoro. Max si oppose e lasciò il gruppo, litigando persino con suo fratello Igor.
Abbandonati i Sepultura (sostituito con Derrick Green), Max dà vita, con altri tre musicisti, ai Soulfly, un gruppo metal con sonorità tribali (sulla scia di Roots) di cui è tuttora il leader.
Il disco - L'album di esordio dei Soulfly si chiama, appunto, Soulfly. I fan che avevano paura che Max si facesse tentare dalla nuova (e remunerativa) via del "nu-metal" si ricredettero subito. Come nell'ultimo lavoro dei Sepultura, il superlativo "Roots", la sperimentazione (ritmi/percussioni tribali brasiliane, campionature, sinistri effetti sonori, ecc.) è piuttosto evidente, ma lo heavy metal più spaccabudella è alla base di quasi tutte le tracce. L'energia e l'intensità non mollano mai neanche un secondo per tutto l'album, come si evince dalle tracce martellanti "Eye for an Eye" (la mia preferita, assieme a "No hope=No fear"), "Bumbklaatt" e "The Song Remains Insane". Max aveva dichiarato in un'intervista la sua ammirazione per la leggenda del reggae Bob Marley, e la title-track infatti rappresenta la sua prima incursione nel territorio reggae/dub (e fa da piacevole intermezzo al resto dell'album, "super-metallico").
L'album contiene anche molte guest star: Chino Moreno (Deftones), Fred Durst e DJ Lethal (Limp Bizkit), Eric Bobo (Cypress Hill) e Burton Bell, Dino Cazares e Christian Olde (Fear Factory).
In conclusione, "Soulfly" è il perfetto veicolo per la particolare (e molto cool) visione heavy metal di Max Cavalera, e davvero un inizio incoraggiante (come poi dimostrerà con altri 4 album studio) per la sua seconda carriera con i Soulfly.
Commenti
il disco nuovo che proponi sarà mica la cavalera conspiracy!?!?!??!
Sono venuto al lavoro ascoltanto "No hope=No fear" a tutto volume, praticamente guidavo una truzzomobile da 240 bpm a mille decibel!
I wont wait for the next life
The time is now, the time is right
Follow my heart, I'll get through
If youre not now, you never were