Metamorfosi...

...ovvero "trasformazione". Il termine può essere usato anche in senso figurato, indicando un cambiamento radicale nello stato o nel carattere di una persona o anche nella forma o nell'aspetto di una cosa.
Se pensiamo alla letteratura, come non citare la "Metamorfosi" di Ovidio, che racchiude la maggior parte delle storie e favole mitologiche dell'antichità romana e greca, narrando le vicende e le leggende ad esse correlate. Oppure il forse più famoso "Le Metamorfosi" di Franz Kafka, racconto di un uomo comune, Gregor Samsa, un modesto impiegato che un mattino si sveglia e si accorge di essersi trasformato in un enorme scarafaggio.
Tralasciando la musica (che intitola svariate canzoni o album così), o l'arte pittorico-iconografica che presenta credo milioni di allegorie di "cose diventate altre cose", il concetto direi che è ben affermato nelle nostre menti e nel nostro credo comune.
Ma la mia domanda precisa è: ma perchè cavolo continuo a svegliarmi alle 6.15 alla mattina per andare a correre al parco, 2 giorni a settimana vado a nuotare in piscina, e cerco (cerco!) di mangiare il meno possibile? In nome di una metamorfosi che non arriva? E' il mio corpo che ha bisogno di cambiamento (forma e aspetto) o piuttosto il mio carattere? Dovrei cambiare il mio aspetto, per avere più autostima o dovrei autostimare di più il mio aspetto?
E soprattutto farmi meno seghe mentali??

Commenti

Andy ha detto…
Ciao Leluz, ti scrivo una poesia che lessi tempo fa per caso nel web e vista la lettura del tuo post ci terrei a citarla qua:

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"Metamorfosi"

Sento che sto per entrare in qualcosa più grande di me..

Sento che qualcosa di più grande sta entrando in me..

Conosco bene i miei confini materiali, ma solo adesso comincio a percepire gli illimitati confini della mia anima!

Vorrei aver paura ma non riesco a provarne..

Vorrei tornare indietro ma so che devo andare avanti..

La distruzione della mia individualità è ormai prossima, mentre cresce sempre di più l'unità del mio essere con il Tutto.

Sto facendo solo quello che mi è stato chiesto di fare..

Sono solo una semplice pedina sulla scacchiera della Verità..
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Spero che ti sia piaciuta.. ;-)
E cmq un consiglio da amico, cerca di essere sempre te stesso e non pensare alla "metamorfosi" che credo sia inevitabile.. ogni secondo che viviamo noi mutiamo ricordalo :)
Stai sereno ciccino.. ti voglio bene!
Gabriele ha detto…
uhm... uhm...
questa poesia ha preso in pieno il concetto di metamorfosi, dandole un certo "non so che" di metafisico ("qualcosa di più grande", "il Tutto"). C'è chi questa cosa la chiama Dio, chi Ragione, chi ancora non se l'è spiegata.
Mi piace, è un taglio diverso ma complementare a quello che intendevo io.
Dopo questo weekend ho una rinnovata tranquillità e fiducia nei confronti dell' "altro" anzi, in questo caso dell' "altra". E la mia analisi interiore che mi ha lasciato leggermente a corto di autostima.
Psicologhe in aiuto?
Andy ha detto…
Mi fa piacere che tu abbia ritrovato la tanta attesa serenità poi mi spiegherai meglio l'evoluzione di tale sentimento..
Appena sento le psicologhe te le mando qua ;)
tito ha detto…
boh...
caro cioè (ricordi la rivista con le letterine delle lettrici?)
io mi alzo ogni mattina alle 9.30, gioco a calcetto anche tre volte alla settimana ma non mi muovo dalla porta, ma in compenso guardo un sacco di sport alla tv! e sempre con il boccale di birra in mano!
cerco di mangiare "sano" ma ci riesco solo se cucina la mia ragazza, ma la mia metamorfosi mi porta ad assomigliare a Leone di Lernia, caro cioè, cosa devo fare?
Gabriele ha detto…
Prova a dire AUZZ ADDAVEDAJE e a mettere occhiali tondi, magari a 105 si sono stancati del "vecchio" originale!
tito ha detto…
giusto!!!
ci pensi che schifo?
adesso divento un leonedilernia giovane???

anche solo la puzza immagini?

AAAAAAAAAUZZ
Gabriele ha detto…
DAT'M LE ZZOOLD'!
Anonimo ha detto…
Chiamato?????
Allora, cerchiamo di separare le cose: la domanda centrale, di cui tu sai la risposta è se vuoi cambiare nell'aspetto fisico o qualcosa del tuo carattere.

Il consiglio pratico nel primo caso è di continuare con lo sport e rivolgerti a una buona dietologa/nutrizionista. Mangiare il meno possibile nn serve, il tuo corpo è come una macchina perfetta: meno carburante gli dai e meno ne consuma, imparando a risparmiare, che tradotto è meno calorie ingerisci e meno ne consumi, rallentando il metabolismo e nn dimagrendo (che mi sembra il tuo scopo).

Altro discorso, in cui mi sento anche più ferrata, è se quello che cerchi è un cambiamento nel modo di pensare, di agire, a livello interiore insomma... e magari di quello se ne può parlare, ma devi avere almeno un barlume di ciò che nn ti piace, o renderti disponibile a capirlo insieme.

Se invece ti domandi come acquisire più sicurezza in te stesso, se attraverso una metamorfosi fisica o interiore... beh, una ricetta giusta nn ce l'ho!
Possono essere entrambe le cose, bisognerebbe capire da dove parte la tua insicurezza per sapere dove lavorare di più...

Di sicuro piacersi anche a livello estetico aiuta a sentirsi meglio e soprattutto a relazionarsi meglio con gli altri, anche se piacersi nn significa necessariamente avere un corpo da copertina, anzi...
E' una questione molto interiore, che ha radici altrove e nn nell'immagine corporea che lo specchio ci rimanda... (Pensa per assurdo alle anoressiche che continuano a vedersi grasse pesando 40kg... in un es. limite come questo è evidente la componente affettiva-relazionale-cognitiva e chi più ne ha più ne metta, dell'immagine corporea).

Cmq dicevamo, se nn è necessario un fisico da modello per piacersi, dobbiamo lavorare su altro...
La strada che consiglio io, senza conoscerti, è di capire prima dove stanno le insicurezze e cercare di lavorare su quelle, sui motivi che le alimentano e le mantengono, e parallelamente lavorare sull'accettazione più che sull'autostima.

Questo è quello che posso dirti, conoscendoti davvero poco!

Baci! Emy
Gabriele ha detto…
Augh, Emy ha detto!
Consigli più che saggi, mia giovane padawan. La mia autostima deriva in gran parte dal sottostimare il mio fisico, che di certo non splende, e dal dipendere dal "complimento" altrui per sapere se sono bello, brutto, bravo eccetera.
Sono pigro, quindi inadatto ad affrontare i cambiamenti che richiedono sacrificio, e tutto sommato abbastanza sensibile per starci male. Condisci il tutto dal fatto che io sia permaloso, e hai fatto il quadro... del mostro di Forlì, insomma...
Mi manca veramente l'autostima, intesa come la capacità di capire da solo dove c'è del bene in me stesso, interiormente ed esteriormente.
Anonimo ha detto…
Mamma mia Gabry, hai fatto un quadro nerissimo della situazione!! Beh, per fortuna l'animo umano è in continua metamorfosi, per cui se ti focalizzi a lavorare su di te, riuscirai sicuramente a migliorare questa situazione, che nn ti fa stare affatto bene!
Ma devi essere convinto di volerlo e nn solo dirlo!! Perchè a parte la fatica, il cambiamento presuppone di lasciare un atteggiamento che, per quanto ci crei disagio, ci è familiare e sappiamo gestire... In bocca al lupo!!