
Uno spettacolare Kobe Bryant (39 punti) lancia i Lakers al successo dopo una magnifica rimonta dal -17 del secondo quarto. I Lakers diventano campioni della Western Conference e volano alle finali nba (da cui mancavano dal 2004) per la 29a volta.
Con 33.4” rimasti sul cronometro, Sasha Vujacic viene mandato in lunetta dagli Spurs. Il punteggio è fermo a 91-84 ed è in quel preciso istante che inizia la festa allo Staples Center. I giocatori in panchina si abbracciano, Bryant stringe il pugno, Vujacic non esita e fa 2/2. L’ultimo mezzo minuto finisce in trionfo per i gialloviola che approdano per primi alle finali nba e hanno una settimana davanti prima di affrontare la vincente tra Boston e Detroit. Malgrado un avvio di gara con approccio sbagliato dei Lakers, troppo compiacenti e tranquilli con il match ball in mano, i gialloviola superano San Antonio rimontando un deficit di 17 punti raggiunto nel secondo quarto, trascinati dallo stellare Kobe Bryant del secondo tempo. Prima dell’esplosione dell’MVP del campionato, Phil Jackson deve ringraziare la sua panchina che ha impedito alla barca di affondare dopo il 16-33 iniziale: “Dobbiamo sottolineare la bravura dei cambi - dice Jackson che con Bryant, Odom e Gasol in panchina allo stesso tempo ha trovato una forte reazione dalle riserve -. Hanno portato grande entusiasmo e alzato il ritmo della gara con la loro energia.” Dopo il 7/27 nella prima parte della gara, i Lakers recuperano con Farmar alla guida del quintetto in campo. Sul 22-33 rientra Bryant e il leader di LA è protagonista del finale del primo tempo con un canestro e un assist per la tripla di Fisher. Si vede anche Lamar Odom che permette ai Lakers di tornare in spogliatoio con soltanto 6 punti da recuperare (42-48) dopo un gioco da tre punti.
Per Phil Jackson è un grande risultato parziale aver raddrizzato la situazione con ancora due tempi a disposizione. Kobe ha già 13 punti a metà gara, ma è nel secondo tempo che si scatena prendendo per mano i Lakers e conducendoli al traguardo tanto agognato con 26 punti, la maggior parte dei quali sudati contro la difesa tenace di Bowen e compagni. La difesa dei Lakers tiene San Antonio a 15 punti nel terzo quarto, poi parte lo show di Bryant immarcabile nell’ultimo quarto in cui ha messo a segno 17 punti. Un canestro di Odom porta i Lakers a +8 a 5’40” dalla fine, ma gli Spurs non mollano e con una tripla di Barry e un canestro di Parker tornano a -2. San Antonio spreca la chance del sorpasso con un errore di Ginobili da tre e Bryant segna il canestro dell’85-81. La stella dei Lakers assicura il successo alla sua squadra con altri due canestri di gran classe nel finale, quindi i Lakers non perdonano dalla lunetta dove realizzano 8 tiri liberi su 8 nell’ultimo minuto. San Antonio soccombe con Tim Duncan autore di una tripla doppia (19+15+10) e Ginobili nuovamente in ombra.
Dopo aver ritirato dalle mani di Jerry West il trofeo della Western Conference, Bryant racconta la stagione nella conferenza stampa post gara: “Quest’anno abbiamo costruito un’unità di squadra fin dal primo giorno. Andando a cena insieme, scherzando sul pullman e dividendoci le responsabilità. Non mi considero il leader assoluto di questa squadra. La leadership viene anche da Fisher, da Odom, da Gasol. Ognuno di noi è leader della squadra. Siamo molto orgogliosi di aver conquistato la Western Conference, ma la nostra stagione comincia adesso.” Coach Popovich non cerca scuse dopo l’eliminazione: “Ha vinto la squadra migliore. In una serie al meglio delle sette partite, quando vinci 4-1 dimostri di essere superiore.”
E ora... vincete l'anello!!!! FORZA LAKERS!
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chissa' dove saro' quest'anno!!!