Astronomi britannici dell’Università di St. Andrews hanno scoperto, mediante il metodo del “micro-lensing”, un sistema planetario simile al nostro con due pianeti delle dimensioni di Giove e Saturno attorno ad una stella grande circa la metà del Sole. L’interesse del nuovo sistema sta nel fatto che i due pianeti rivolvono attorno alla loro stella a distanze proporzionali a quelle dei nostri due giganti gassosi.
Finora si erano trovati normalmente pianeti giganti molto vicini alla stella centrale. La nuova scoperta potrebbe significare che il sistema della stella OGLE-2006-BLG-109L si sia formato in modo simile al nostro e potrebbe quindi ospitare pianeti di tipo terrestre. Purtroppo la grande distanza della stella (5000 anni luce) non permette di evidenziare masse più piccole.
La tecnica del “micro-lensing” sfrutta il fatto che quando una stella relativamente vicina passa davanti ad una sorgente lontana ne amplifica la luminosità per effetto lente. Se un pianeta orbita attorno alla stella vicina, il picco di luminosità subisce un ulteriore piccola variazione che fornisce distanza e massa del corpo planetario. In questo modo si spera di poter arrivare molto presto fino a masse simili a quella della Terra.

Sopra: Le varie fasi che portano alla scoperta del pianeta. In (1) la sorgente lontana non subisce effetto lente da parte della stella vicina. In (2) la sorgente aumenta la sua luminosità per effetto lente, ma a questa si aggiunge il contributo (misurabile) del pianeta. In (3) e (4) l’effetto lente è dovuto solo alla stella vicina. In (5) l’effetto lente finisce.
fonte: www.astronomia.com
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