Fa un certo effetto camminare per la Main Street di Los Gatos (California) e trovarsi all'improvviso a curiosare, non invitati, in quello che ha tutta l'aria di essere un tempio egizio segreto nel cuore della città. La "finestra" che lo rende possibile è uno squarcio, evidentemente prodotto in un tentativo di furto... oppure magistralmente dipinto sul muro da un artista del calibro di John Pugh, specializzato in trompe l'oeil (dal francese "inganna l'occhio"). Questa è una tecnica che piega la prospettiva e le linee di fuga degli oggetti dipinti fino a farli apparire parte del paesaggio tridimensionale percepito dagli occhi. Pugh crea inganni visivi su case e palazzi in parecchie città del mondo sfruttando una tecnica nota fino dai tempi dell'antica Grecia. In Italia, esempi illustri sono quelli di Andrea Pozzo, gesuita che nel XVII secolo disegnò la Cupola di Sant'Ignazio, a Roma, e il capolavoro di inganno prospettico del Bramante nella chiesa di Santa Maria presso San Satiro (Milano, IX secolo, vedi foto qui sotto).
L'illusione è perfetta. Si entra nella chiesa di Santa Maria presso San Satiro, a Milano, (è un nome complicato, lo so) e pare che, dietro l'altare, ci sia un grande spazio, un'abside regolare, ben completata da colonne e decorazioni.
Invece no, non è così: ma l'illusione (l'inganno?) dura a lungo, e per accorgersi che si tratta solo di un'illusione ottica bisogna arrivare proprio vicino all'altare, quasi toccare con mano: dietro l'altare non si passa, c'è poco meno di un metro di spazio. Insomma, l'abside che vedete nella realtà non esiste.
L'artefice di questa meraviglia, o forse inganno (inganno prospettico) è uno dei nostri più grandi architetti, Donato Bramante.
Come è intuibile, dietro a questo strano capolavoro c'è una necessità pratica: al momento di costruire la chiesa, la diocesi non ebbe i necessari permessi. Lo spazio ridotto, anzi annullato, avrebbe ormai richiesto un altro progetto oppure reso impossibile l'opera; Bramante invece accettò la sfida e riportò in scala le stesse misure che aveva previste in origine. E difatti la finta abside realizzata misura 97 centimetri invece dei 9 metri e 70 previsti nel disegno originale; e da questo impedimento Bramante è riuscito a trarre un capolavoro inaspettato.
L'Italia è piena di questi capolavori, godiamoceli ragazzi finchè si può!
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